L’educazione alimentare, in tempi in cui l’obesità affligge i Paesi sviluppati (in Italia un bambino su tre è obeso o sovrappeso) e accelera la corsa con l’inattività fisica causata dall’emergenza Covid, sale in passerella nientemeno che, nel Parco della tenuta presidenziale di Castelporziano, con la prima “Festa dell’educazione alimentare nelle scuole”, organizzata da Coldiretti, con il Ministero dell’Istruzione e la Presidenza della Repubblica. La vasta distesa verde di Castelporziano, bellissima con la sua verde pineta dove arriva la brezza del vicino mare, è una location eccezionale che il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha volentieri concesso a Coldiretti ed ai bimbi di tutta Italia radunati per vivere una due-giorni di fattoria didattica. Salutando i bimbi al suo arrivo, il Capo dello Stato ha espresso tutta la sua considerazione per la “star” dei festeggiamenti, quella educazione alimentare che “è di fondamentale importanza per la nostra vita e per il futuro”.
Per insegnare ai bimbi il valore del cibo sano, buono e sostenibile, Coldiretti ha organizzato nel Parco presidenziale una vera e propria fattoria didattica, allestendo vari stand dove venivano illustrate e spiegate le varie attività che si fanno in fattoria. Lezioni di campagna, dunque, accompagnate da dimostrazioni sul campo per far vedere ai bimbi come si fa il miele, piuttosto che il formaggio, come si munge una mucca o si semina in campo.
Mille carezze hanno ricevuto gli asinelli dedicati alla pet theraphy, attività che peraltro, per le sue funzionalità riabilitative, ha continuato ad essere svolta anche in tempi di pandemia, consentendo alle fattorie che la proponevano di contenere i danni economici dello stop ad altre attività, a cominciare da gite scolastiche e campi scuola estivi. “Ma ora c’è un boom di iscrizioni - ha detto, a WineNews, Luca Vita, presidente della Cooperativa Agricola “Riparo” ad Anzio - i bambini dopo essere stati a casa tutta la fase invernale hanno bisogno di aria aperta e di contatto con altri bambini, c’è tanta domanda, penso che tutto questo sarà una costante anche negli anni a venire”.
Il Presidente Mattarella ha visitato, in compagnia del presidente di Coldiretti Ettore Prandini, i vari stand del campo scuola e ha sottolineato che “il successo dell’iniziativa di Coldiretti è nell’entusiasmo dei ragazzi. Le speranze sono ben riposte nelle nuove generazioni”. Quindi il presidente ha rimarcato l’importanza di un impegno concreto sull’educazione alimentare “per il nostro futuro e per la nostra vita”.
Di educazione alimentare come materia di scuola si parla da anni e in diverse scuole già sono partite iniziative pilota in questo senso ma il disegno di legge che dovrebbe sancire il suo ingresso nei programmi scolastici, presentato in Parlamento il 14 novembre 2019, è ancora fermo al Senato in attesa di esame. Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha osservato che, insieme ai colleghi, si sta appunto “lavorando per l’educazione alimentare a scuola in maniera continuativa”. E anche il Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli ha rimarcato che “l’educazione alimentare deve essere parte integrante della scuola”.
Intanto, Coldiretti sottolinea come il lockdown e la chiusura a più riprese delle scuole, in un anno e oltre di Covid, abbiano impattato pesantemente sulla salute dei più piccoli, con il risultato, emerso da studio dell’Università di Buffalo in collaborazione con l’Università di Verona, di aver consumato un pasto in più, spesso a base di cibi spazzatura e bibite gassate, ridotto il consumo di frutta e verdura, incrementato di cinque ore il tempo passato davanti allo schermo tra televisione, internet, videogiochi e didattica a distanza.
Ma con l’isolamento indotto dal Covid - aggiunge la Coldiretti - preoccupano anche i 2,3 milioni di adolescenti che si trovano a fare i conti con i disturbi dell’alimentazione, in una situazione che la pandemia ha sicuramente contribuito a rendere più grave.
La prima festa sull’educazione alimentare organizzata da Coldiretti rientra in un progetto ad ampio raggio messo a punto dall’organizzazione agricola, “Educazione alla Campagna Amica”, che con la riapertura delle scuole coinvolgerà 120.000 bambini delle scuole elementari e medie in tutta Italia con lezioni da svolgersi nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole, oltre che in classe
“Occorre creare le condizioni per una crescita qualitativa nell’alimentazione dei nostri figli che sono stati forse le vittime principali dei problemi causati dalla pandemia” - ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “da questo punto vista il tema dell’educazione alimentare delle nuove generazione diventa cruciale, con la necessità di qualificare anche l’offerta delle mense scolastiche con cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive nazionali e garantiscono genuinità e freschezza”.
L’ex Ministro delle Politiche Agricole e Direttore Generale della Fao Maurizio Martina ha augurato ai bambini presenti di vivere un’esperienza a contatto con la terra e l’agricoltura, “come ho vissuto io, essendo nato e cresciuto in una cascina agricola. “Educare la cibo - ha aggiunto Martina - significa educare alla cittadinanza e, in definitiva, educare alla vita”. Martina ha ricordato ai microfoni di WineNews i drammatici numeri della fame nel mondo, con 130 milioni di affamati che in un anno si sono aggiunti ai 700 milioni già presenti, e la necessità di intensificare gli sforzi di concreto supporto dove la pandemia ha esacerbato l’area della malnutrizione e fame. Ma, secondo l’ex Ministro delle Politiche Agricole, bisogna anche trovare argini al boom dei prezzi segnalatosi nell’ultimo anno delle principali commodity agricole. E, in primis, secondo Martina, “bisogna rafforzare i caratteri di specialità delle commodity alimentari, non possono essere considerate come le altre, in quanto qui abbiamo a che vedere con il diritto al cibo”.
Il ritorno all’agricoltura, comunque, accelerato anche nel periodo del Covid come dimostra un +15% di iscrizioni agli istituti professionali agrari, è un fenomeno in atto. Secondo un’indagine Coldiretti/Notosondaggi, più di un italiano su tre (35%) sogna un figlio agricoltore, nella convinzione che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo.
“L’agroalimentare può offrire un milione di posti di lavoro green nei prossimi dieci anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la formazione tecnica, l’innovazione, la transizione ecologica e il digitale da sostenere con strumenti mirati per i giovani agricoltori nel Recovery plan” - ha osservato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini. In particolare, le fattorie didattiche - 3.000 in tutta Italia - sono una realtà che la pandemia ha fatto esplodere - ha affermato la Coldiretti -, insieme al bisogno di libertà e sicurezza degli italiani che, messi alla strette dall’emergenza Covid, vanno alla ricerca di spazi aperti e contatto con la natura. Una offerta che, attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti, ha coinvolto, negli ultimi venti anni, 10 milioni di bambini, come ha ricordato il presidente Prandini, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Non è un caso - ha rilevato ancora l’indagine svolta da Coldiretti e Notosondaggi - che con la pandemia il 70% degli italiani vorrebbe iscrivere i propri figli in una agricolonia, per trascorrere le vacanze estive in sicurezza, con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta. “Il progetto sull’educazione alimentare è diventato e resterà cruciale nella visione e nel lavoro quotidiano di Coldiretti, degli agricoltori italiani e ci auguriamo sempre più di tutta la filiera agroalimentare” - ha affermato il presidente Prandini, nel sottolineare che “la qualità della vita dei nostri bambini e delle nostre famiglie inizia a tavola”.
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