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Il primo ambasciatore della cucina italiana nel mondo? Pellegrino Artusi, padre della cucina moderna, che con la sua figura si racconta con eventi in 5 Continenti, lo fa “testimonial” della “Settimana della Cucina Italiana nel mondo” (21-27 novembre)

Non Solo Vino
Pellegrino Artusi

Il primo ambasciatore della cucina italiana nel mondo? Pellegrino Artusi, il padre della cucina moderna - e della lingua italiana - che attraverso la sua figura si racconta in cinque Continenti, con la mostra “Pellegrino Artusi e l’unità d’Italia in cucina” che farà tappa in 30 città, dal Portogallo alla Finlandia, dalla Tunisia alle Filippine, passando per Hong Kong, Argentina, Polonia, Germania, Algeria e Marocco, e un ricco cartellone di eventi, promosso da Casa Artusi, Regione Emilia-Romagna, la rete mondiale delle Rappresentanze Diplomatiche e Culturali del Ministero degli Affari Esteri ed alcune sedi estere della Società Dante Alighieri e dell’Accademia della Cucina Italiana, nella “Settimana della Cucina Italiana nel mondo” (21-27 novembre), che ne fa il “testimonial” d’eccezione della prima edizione.
Speciale anteprima, il 17 novembre, alla Casa Italiana Zerilli Marimò a New York, con la presentazione del primo hackathon internazionale (un acceleratore di idee cui partecipano esperti di informatica e comunicazione per realizzare strumenti originali e accessibili per far conoscere il nostro patrimonio enogastronomico, la cultura del mangiar bene e sano e del non spreco, facendo della cucina la migliore spinta alla modernità responsabile), dedicato alla Cucina della Festa, il ritrovarsi la domenica, a Natale, per i compleanni e nelle grandi ricorrenze, che in tutto il mondo e soprattutto in Italia significano tradizione, riscoperta di valori condivisi, occasione per stare insieme, a partire dall’insegnamento dell’autore del celebre manuale “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” (un best e long seller tradotto e pubblicato ad oggi in 8 lingue, inglese, spagnolo, catalano, tedesco, olandese, portoghese, russo, francese, mentre sono già in corso di traduzione l’edizione in polacco, giapponese e bulgaro), un progetto promosso in collaborazione con la New York University e Romagna Terra del Buon Vivere, scelto dal Ministero degli Affari Esteri come esempio innovativo che rappresenta l’idea del Buon Vivere italiano, unendo tradizione, innovazione e l’importanza dello stare insieme grazie al cibo come occasione d’incontro, in un linguaggio universale in cui ogni cultura si ritrova.
Ideata in occasione del centenario della morte del gastronomo, la mostra “Pellegrino Artusi e L’unità d’Italia in cucina”, in cinque anni, è stata presentata in 35 Paesi nel mondo, e viene ora riproposta in altre 30 città nei 5 Continenti, con formule personalizzate per ciascuna sede: dalla mostra omonima multilingue (tradotta in albanese, croato, francese, greco, inglese, portoghese, russo, spagnolo, tedesco), a conferenze dei rappresentanti del Comitato Scientifico di Casa Artusi (Massimo Montanari, Alberto Capatti, Andrea Segrè), oltre a diversi altri accademici “artusiani” (Giordano Conti, presidente di Casa Artusi). E ancora, laboratori, cene a tema, show cooking e degustazioni a cura dei “maestri di cucina” di Casa Artusi. Di recente è stata protagonista in Francia, in occasione della prima traduzione del manuale artusiano in francese a cura della casa editrice Actes Sud e grazie al contributo alla traduzione del Ministero degli Affari Esteri. Le nuove tappe del progetto coinvolgono Portogallo, Finlandia, Tunisia, Filippine, Hong Kong, Argentina, Polonia (dove si sta lavorando per l’edizione in polacco, prevista per il 2017), Germania, Algeria e Marocco: luoghi diversi uniti dal comune denominatore del linguaggio e del gusto di Pellegrino Artusi.
Infine Casa Artusi, in collaborazione con l’Associazione delle Mariette, per promuovere la cucina familiare, e quindi le buone pratiche e soprattutto i prodotti di qualità del nostro territorio, sarà presente dal 18 al 20 novembre nell’aula didattica attrezzata con cucina a vista sulla Freedom Tower nel nuovo Eataly Nyc Downtown, dove la Regione Emilia Romagna insieme ad Eataly, organizza una serie di attività promozionali nello spazio “Foodiversità”. E ancora a Pellegrino Artusi sarà dedicato il dialogo tra Andrea Segrè, del Comitato Scientifico di Casa Artusi, e Giuliano Hazan, esperto di gastronomia statunitense, in programma il 19 novembre sempre nel nuovo Eataly della Grande Mela.

Info:
www.casartusi.it

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