Un viaggio coinvolgente attraverso le parole del cibo nel Trecento, con i versi potenti e ricchi di immagini suggestive dei canti VI dell’Inferno e XXIV del Purgatorio declamati ad alta voce: è quanto accadrà l’11 giugno a San Miniato (Pisa) alla Fondazione Conservatorio Santa Chiara, in un evento speciale che unisce letteratura, storia ed enogastronomia. AtLiTeG, il primo Atlante della lingua e dei testi della cultura gastronomica italiana dall’età medievale all’Unità d’Italia, incontra la Divina Commedia, grazie all’Associazione Culter.
L’evento, con il patrocinio di Aset-Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana, introdotto dalla giornalista Francesca Pinochi, si articolerà in due parti: un approfondimento sulle parole del cibo nel Trecento, con interventi della professoressa Giovanna Frosini, ideatrice del progetto AtLiTeG, e delle ricercatrici Chiara Murru e Valentina Iosco; insieme a loro il cantore Riccardo Pratesi che declamerà i versi danteschi. Al termine degustazione delle pietanze descritte durante la presentazione: lasagne, arista con patate, pane, panettone e caffè grazie alla Gastronomia Nuovo Emporio, il Maestro panificatore Pasquale La Rossa, la Torrefazione Caffè Negro, e una selezione di vini di Tenuta Moriano, Azienda Agricola Tamburini, Villa Bibbiani e Valvirginio Cantina Colli Fiorentini.
“Siamo lieti di ospitare questa iniziativa, perchè San Miniato è un luogo ricco di storia e memoria dantesca - afferma Vittorio Gabbanini, vice presidente della Fondazione Conservatorio Santa Chiara - grazie alla collaborazione con AtLiTeG e l’Associazione Culter, possiamo offrire un viaggio sensoriale tra letteratura ed enogastronomia medievale che, attraverso le parole di Dante e i sapori del Trecento, permetterà ai partecipanti di riscoprire un’epoca lontana ma ancora straordinariamente affascinante”.
“Non mancheranno le sorprese legate alle origini delle parole, alla loro diffusione, ai cambiamenti di significato e molte, interessanti scoperte”, aggiunge la professoressa Giovanna Frosini, ideatrice e coordinatrice del progetto AtLiTeG. “La declamazione dei versi danteschi sarà un’esperienza immersiva, capace di trasportare il pubblico nella potenza visiva e sonora della Commedia. La voce diventa il mezzo per far rivivere un’epoca lontana e per comprendere l’alimentazione del suo tempo. Leggere la Divina Commedia con questa lente permette di riscoprire un aspetto affascinante della cultura medievale”, sottolineano Chiara Damiani e Enrica Paoletti dell’ Associazione Culter.
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