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PROMOZIONE

Il Prosecco celebra ... se stesso, e diventa protagonista sugli schermi di Times Square

Un medley visivo per raccontare a New York, attraverso un sapiente uso delle immagini, il territorio del Prosecco e del Prosecco Rosé

New York è il cuore pulsante del mercato Usa, la piazza capace di sancire il successo tanto di una griffe della moda quanto di un territorio del vino, il luogo da cui due delle produzioni iconiche dell’Italia enoica - il Brunello di Montalcino ed il Chianti Classico - hanno deciso di ripartire, dopo due anni di pandemia, scrollando via la polvere dallo stantio calendario della promozione delle produzioni italiane nel mondo. Ed è ancora qui, in un luogo iconico come Times Square, in uno dei mega schermi che dal 1904 caratterizzano la frequentatissima piazza, nello specifico sulla Crown Digital, che da qualche giorno è protagonista il Prosecco, con tre video dedicati proprio al Prosecco e al Prosecco Rosé.

Ci sono gli spezzoni di “Lightness That Inspires”, realizzato da Carlo Guttadauro, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, super corto che continua a collezionare numerosi premi prestigiosi in tutto il mondo, tra i quali, negli Usa, il New York International Film Awards - Nyifa e il Vegas Movie Awards. Appaiono poi dei frame dello spot che il Consorzio ha dedicato al Prosecco Doc Rosé, mentre l’ultimo in termini di tempo è il fashion movie “The Italian Genio”, l’opera diretta dal fotografo Wayne Maser realizzata da Tuorlo Magazine utilizzando i linguaggi emozionali tipici nel mondo della moda e del lifestyle. Un estratto del filmato è stato battuto all’asta da Christie’s sotto forma di NFT, un’opera di criptoarte che ha portato per la prima volta la Digital Art nel mondo del vino, e tra i premi spiccano l’Oniros Film Awards di New York e il Global Film Festival Awards di Los Angeles. Il medley visivo amalgama stili di regia diversi per diversi approcci con lo stesso obiettivo: raccontare, attraverso un sapiente uso delle immagini, una denominazione che nell’immaginario collettivo è prima di tutto un vino spumante, ma che per chi lo ama e lo conosce, racchiude in sé la bellezza del paesaggio, il sapere degli antenati, il talento delle nuove generazioni, e la vocazione al lavoro combinata al piacere della convivialità.

“Dopo aver accompagnato le più preziose opere esposte nei musei, dopo aver brindato nei camerini dei teatri, dopo aver celebrato ogni possibile espressione del talento umano in qualsiasi forma artistica, dopo essersi fatto interprete e portabandiera di quell’Italian Genio che il mondo ci riconosce - commenta il presidente della Doc Prosecco, Stefano Zanette - toccava al Prosecco Doc diventare protagonista”.

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