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IL REGALO PREFERITO DAGLI ITALIANI? QUELLO GASTRONOMICO. LA COLDIRETTI STIMA UNA SPESA DI CIRCA 2 MILIARDI DI EURO PER CESTI E PRODOTTI ALIMENTARI TIPICI

Gli italiani acquisteranno per Natale prodotti alimentari tipici per un valore di circa 2 miliardi di euro. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che la necessità a risparmiare con la scelta di regali utili senza rinunciare alla tradizione spinge a privilegiare negli acquisti prodotti alimentari di qualità da regalare a se stessi o agli altri. Quasi due italiani su tre acquisteranno regali utili mentre solo il 7% rinuncerà al cibo natalizio se sarà costretto a ridurre le spese, secondo un recente sondaggio Swg, nonostante i rincari. Quello gastronomico - sottolinea la Coldiretti - è infatti tra i regali preferiti dagli italiani, con il minor tasso di “riciclo”, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Senza dimenticare che quest’anno si prevede che nove italiani su dieci trascorreranno la vigilia e il pranzo di Natale in casa, con parenti e/o amici con in tavola un menù della tradizione.
Sono 4372 i prodotti agroalimentari italiani ottenuti secondo regole tradizionali antiche tramandate nel tempo che - precisa la Coldiretti - si aggiungono ai 164 prodotti a denominazione di origine Dop/Igp (oltre il 20 per cento del totale riconosciuto dall’Unione Europea) e ai 469 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica. Ad essere preferiti sono i vini, i formaggi, i salumi, gli oli di oliva e legumi, frutta secca ed altri prodotti con una netta impennata per i prodotti tipici del Natale come gli spumanti, le lenticchie, zamponi e cotechini la cui produzione viene assorbita quasi completamente durante le feste di fine anno. Molto diffusi sono gli omaggi raccolti nei tradizionali cesti di vimini dove si privilegiano prodotti a più lunga conservazione come i salumi più pregiati (dal Parma, al San Daniele, al Culatello di Zibello), cotechini o zamponi di Modena o soppressate calabresi. Tra i formaggi faranno bella mostra di sé il parmigiano reggiano, il grana padano e il pecorino sardo o altri formaggi (generalmente non freschi per problemi di conservabilità) come i caciocavalli silani e il provolone. Molto apprezzato è l’olio extravergine d'oliva in suggestive bottiglie da 0,75 litri con etichette che garantiscono provenienze e metodi di lavorazione. Non mancheranno poi una miriade di confezioni in busta o sacchetto dove vengono offerti legumi come i fagioli (ricordiamo quelli di Lamon, di Sarconi e di Sorana), lenticchie (quelle del Castelluccio di Norcia imperversano), frutta secca (ad esempio le pregiate nocciole di Giffoni o del Piemonte) e cereali (come il farro della Garfagnana) e il riso vialone nano veronese.
Secondo la Coldiretti è possibile ridurre di un terzo il costo dei cesti alimentari da regalo confezionandoli da soli e facendo acquisti direttamente nella quasi 50mila imprese agricole nazionali che vendono frutta, formaggi, vino, olio e salumi e altre specialità alimentari. Per rispettare la tradizione senza cadere nelle trappole del mercato, il modo migliore è di acquistare prodotti tipici direttamente nelle aziende agricole nelle zone di produzione dove peraltro spesso durante il periodo natalizio sono previste iniziative con mercatini per far conoscere direttamente le caratteristiche e i metodi di produzione ed è anche possibile fare a prezzi più convenienti.
Sulla base dell’ultima indagine Coldiretti - Agri 2000, sette italiani su dieci hanno comperato cibo o bevande direttamente dagli agricoltori per la qualità e freschezza dei prodotti offerti, per sostenere l’economia locale ed anche per convenienza con risparmi attesi fino al 30 per cento. Formaggi e salumi locali, miele, conserve, vini, olio d’oliva extravergine novello di qualità e frutta e ortaggi di stagione sono - continua la Coldiretti - i prodotti più richiesti come strenne natalizie originali e saporite a prezzi contenuti, da mettere sotto l’albero o da consumare in famiglia o con amici durante i cenoni. Delle 48.650 imprese agricole nazionali che svolgono attività di vendita diretta dei propri prodotti quasi una su quattro (23,8 per cento) - conclude la Coldiretti - partecipa a mercati e fiere locali sopratutto in occasione delle festività come il Natale.

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