La decisione della Commissione Intergovernativa dell’Unesco di rimandare a domani la decisione sulla candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani a Patrimonio Immateriale dell’umanità ha provocato le prime reazioni dalle istituzioni. Il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, in visita proprio al primo forno dove è stata realizzata la pizza margherita, nel Giardino Torre del Bosco di Capodimonte, a Napoli, ha commentato dicendo che la decisione della Commissione “speriamo arrivi nella notte, ci siamo impegnati tutti per questo riconoscimento. Ci sono persone che non sanno nemmeno che la pizza è italiana - ha aggiunto - con questo riconoscimento servirà a stabilire che la pizza è napoletana”.
Anche il sindaco della città di Napoli Luigi De Magistris è intervenuto sulla questione, affermando che la candidatura Unesco “non è questione di ore ma di obiettivi e ci auguriamo che si raggiunga l’obiettivo che la città merita attraverso la pizza. Per noi - ha spiegato il sindaco - è motivo di orgoglio aver raccolto due milioni di firme, che già è un dato importante per quanti fanno questo lavoro e il riconoscimento della straordinaria potenza della città di Napoli. La pizza c’è da sempre, ma che il riconoscimento possa arrivare oggi è il segno che il riscatto di Napoli passa attraverso le sue eccellenze. Abbiamo lavorato insieme alle associazioni - ha concluso - per far diventare la pizza uno dei motori dello sviluppo sostenibile della nostra città con formazione, tradizione, lavoro e l’immagine di Napoli”.
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