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Con una maxi-spaghettata 100% made in Italy il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi e il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina hanno siglato il manifesto della Coldiretti di cinque punti che mira a salvaguardare le imprese agricole italiane, eliminando i difetti nella filiera e rendendo più trasparenti i mercati e le pratiche commerciali e produttive. Dall’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari all’istituzione del Ministero del Cibo, dalla semplificazione per le imprese agricole all’eliminazione del segreto sulle importazioni fino alla nuova legge sui reati agroalimentari: questi i punti fondamentali che la Coldiretti vuole realizzare, e che col “patto della finocchiona” (nome dovuto alla pasta alla finocchiona servita a Renzi e Martina proprio dalla Coldiretti) il candidato Premier del Pd si è impegnato a realizzare. Nell’ultima legislatura sono arrivate in Italia le etichette d’origine obbligatorie per pasta, riso, latticini e pomodoro, e proprio di ieri è quella dei prodotti derivati dal pomodoro come pummarola e sughi pronti.
“Tutti parlano dei prossimi 10 giorni - ha dichiarato Matteo Renzi - io vi propongo di ragionare sui prossimi 10 anni. Ci sarà una profonda trasformazione tecnologica, il mondo cambierà, arriveranno i robot ma avremo più bisogno dei valori identitari del Paese e di relazioni umane, persino la parola compagno significa ’’coloro che dividono il pane insieme. Nel mio disegno dei prossimi 10 anni - ha proseguito Renzi - voi non siete una appendice, serve una battaglia culturale: tornare a lavorare la terra non è un insulto ma fonte di orgoglio. È come per i capolavori, non ci sarebbero stati se non ci fosse stato il patrimonio di valori che ha nella terra l’elemento più forte, e dovete esserne orgogliosi”.
“La battaglia per l’indicazione di origine obbligatoria degli alimenti - ha commentato il presidente Coldiretti, Roberto Moncalvo - è un elemento qualificante dell’azione della Coldiretti in Italia ed in Europa dove l’Italia deve svolgere un ruolo di leadership nelle politiche rivolte alla tutela della qualità e della sicurezza alimentare”.
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