Il 2009 sarà un anno “difficilissimo”, un anno “di resistenza” per le imprese italiane sui mercati esteri. Lo prevede il sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso, secondo il quale, tra mille difficoltà, il made in Italy potrà comunque resistere purché a livello internazionale non si opti per la strada del protezionismo, “la peggiore” che si potrebbe intraprendere in questo momento.
“Sarà un anno difficile, mi auguro in parità e senza perdite, - afferma commentando i dati del rapporto Ice-Prometeia - ma rispetto agli altri grandi paesi esportatori l’Italia ha finora resistito meglio”. Nel 2008 le esportazioni sono infatti cresciute tra il 3 e il 4%, ora “dobbiamo attrezzare le nostre imprese a cogliere le opportunità offerte dai mercati emergenti, soprattutto da quelli che si affacciano sul Mediterraneo e dalla sponda Sud del mondo arabo”.
“Ci saranno - sottolinea - settori che soffriranno di più, come l’auto o i mobili, ed altri “anticiclici” che invece resisteranno: alimentari, elettronica, farmaceutica. “Il nostro compito è spiegare alle imprese la realtà e indirizzarle verso le opportunità che pure ci sono”.
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