IL SOTTOSEGRETARIO DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ANTONIO BUONFIGLIO: “IN AGRICOLTURA, I SOLDI CI SONO ... MA VENGONO SPESI MALE”

“Nel settore agricolo e nella pesca, i soldi ci sono ma vengono spesi male”. Lo ha sostenuto il sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole, Antonio Buonfiglio.

“Tra primo e secondo pilastro della Politica Agricola comune sono stati stanziati 7 miliardi di euro - ha precisato il sottosegretario - per 1,3 milioni di presunte aziende agricole, di cui solo 850.000 hanno una partita Iva e, a loro volta, solo 600.000 presentano una dichiarazione di Iva. Di queste, solo 513.000 sono iscritte all’Inps e 313.000 risultano assicurate, attraverso l’agevolazione statale che prevede uno sgravio dell’80 per cento per la stipula dell’assicurazione”.

I calcoli fatti dal sottosegretario sono tesi a dimostrare che, nell’attribuzione dei contributi comunitari, “bisognerebbe scindere tra chi produce e crea lavoro e chi non lo fa”. E il criterio per l’assegnazione delle risorse, secondo Buonfiglio, starebbe “nel giusto mezzo”, ovvero quello che permetterebbe di “valorizzare il lavoro”. “Grazie al regolamento comunitario - ha detto il sottosegretario - abbiamo la possibilità di dare i contributi a chi svolge attività agricola in maniera esclusiva o prevalente. A mio avviso, il giusto mezzo starebbe nel considerare le 513.000 aziende iscritte all’Inps esclusivamente. Se lo facciamo, nel prossimo biennio, queste aziende avranno a disposizione circa 1 miliardo di euro in più”.