È il Sublimotion di Ibiza il ristorante più caro del mondo: il conto, per quella che più che una cena è un’esperienza multi sensoriale tra alta cucina, realtà virtuale e DJ, parte da un minimo di 1.850 dollari, oltre il triplo del secondo locale più costoso, il Masa di New York, regno mondiale del sushi, a 595 dollari a commensale, poco più del mitico Ultraviolet di Shanghai, dove i dieci ospiti a sera dello chef Paul Pairet spendono almeno 570 dollari. Ecco il podio dei “Most Expensive Restaurants in the World” del 2019 firmato dal portale americano “The Street” (https://www.thestreet.com/), che ha messo in fila, scontrino alla mano (ma rigorosamente in dollari, ndr) i 25 locali più cari al mondo, dove trova posto anche il miglior ristorante del Belpaese, l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, a Modena, per due volte in cima alla “50 Best Restaurants”, al n. 21 di questa classifica: il menu da 12 portate costa 325 dollari, cui volendo si possono aggiungere i 213 per i vin in abbinamento.
Scorrendo la chart, dominata dai ristoranti di Francia, Usa e Giappone, al n. 4 troviamo il Kitcho Arashiyama, tre stelle Michelin di Kyoto (380-570 dollari), al n. 5 l’Aragawa di Tokyo, regno del kobe da 560 dollari a persona, mentre alla posizione n. 6 troviamo il Restaurant Guy Savoy di Parigi, dove il menu da 13 portate costa 536 dollari. Alla n. 7, ancora nella capitale francese, l’Arpege, tre stelle Michelin dal 1996, e menu che vanno dai 196 ai 471 dollari, seguito alla posizione n. 8 il The French Laundry di Yountville, in California (tra i 325 ed i 450 dollari a testa), con il Joël Robuchon di Las Vegas, alla n. 9, che offre l’esperienza culinaria più esclusiva della “Strip” (190-445 dollari a persona), ed il Plaza Athénée Maison di Parigi che chiude la top 10, con menu, bevande escluse, tra 236 ed i 443 dollari.
Proseguendo, al Maison Pic di Valence (n. 11) ci vogliono 135 dollari a pranzo e 426 a cena, al Restaurant Le Meurice di Parigi (n. 12) 426 dollari a testa, al Restaurant De L’Hotel De Ville di Crisser (n. 13), in Svizzera, 400 dollari, esattamente come alla Private East Room del Per Se di New York (n. 14) , mentre all’Urasawa di Los Angeles (n. 15) il conto arriva a 395 dollari per il menu da 29 portate. E ancora, Alinea, a Chicago (n. 16), spunta un conto che va dai 205 ai 395 dollari, Ithaa, nell’isola di Conrad Rengali, perla delle Maldive (n. 17) costa 390 dollari a persona, il Noma di Copenaghen (n. 18), che non ha certo bisogno di presentazioni, ha uno scontrino medio di 375 dollari, lo Chef’s Table at Brooklyn Fare di New York (n. 19) costa esattamente 362,21 dollari e, ancora nella Grande Mela, l’Eleven Madison Park costa 335 dollari per il menu da dieci portate. Infine, detto dell’Osteria Francescana (n. 21), a Le Pré Catelan (n. 22) di Parigi il conto viaggia tra i 157 ed i 325 dollari a testa, al Narisawa di Tokyo (n. 23) ci vogliono invece 255 dollari a pranzo e 305 a cena, al De Librije di Zwolle, in Olanda (n. 24) il conto va dai 218 ai 280 dollari, cui aggiungere 190-200 dollari per i vini in abbinamento, ed allo Schloss Schauenstein di Fürstenau, in Svizzera, si spendono tra 222 ed i 278 dollari a commensale.
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