02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL SUCCESSO DI UNA VACANZA? PER UN ITALIANO SU TRE DIPENDE DAL CIBO. SECONDO UN’INDAGINE COLDIRETTI IL CIBO È CONSIDERATO DAGLI ITALIANI L’INGREDIENTE PIÙ IMPORTANTE DELLA VACANZA CHE BATTE LA VISITA A MUSEI E MOSTRE, LO SHOPPING E IL GIOCO D’AZZARDO

Il successo di una vacanza? Per un italiano su tre (35%) dipende dal cibo. Secondo gli italiani, una vacanza, per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che il cibo è considerato dagli italiani l’ingrediente più importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre, (29%), lo shopping (16%), la ricerca di nuove amicizie (12%), lo sport (6%) e il gioco d’azzardo (2%) secondo l’indagine Swg.

“Una tendenza che - continua la Coldiretti - è il motore del turismo enogastronomico che vale 5 miliardi e traina la domanda di vacanze Made in Italy tra italiani e stranieri”. Ma se le ferie sono l’occasione per molti italiani di mangiare fuori e assaggiare nuovi sapori, le località di vacanza sono spesso “anche i luoghi dove più elevato è il rischio tarocco”. Per questo “è bene tenersi alla larga dai ristoranti che offrono ricette “violentate” come la cotoletta alla milanese preparata con carne di pollo o maiale, fritta nell’olio di semi al posto della carne di vitello fritta nel burro e fuggire rapidamente di fronte ad una locanda romana che offre spaghetti alla carbonara con prosciutto cotto al posto del guanciale e formaggio grattugiato al posto del pecorino romano”.

“Tra i piatti più traditi nella costiera amalfitana ci sono - continua la Coldiretti - la tipica caprese servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte mentre in quella ligure non mancano i casi di pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce l’immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano”. L’Italia è l’unico paese al mondo che può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 228 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 505 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (331 vini Doc, 59 Docg e 119 Igt).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli