Il tartufo bianco ed Alba hanno un rapporto che va ben al di là del legame che si instaura, naturalmente, tra una città ed il suo prodotto gastronomico più rappresentativo. “Sua Maestà”, qui, è qualcosa di più: è motore economico, perché se il comparto del tartufo nel Belpaese vale mezzo miliardo di euro, una buona parte arriva dalle Langhe, è ispirazione continua per la gastronomia d’eccellenza, come racconta il protagonismo nei piatti dei grandi chef, è ambizione per i grandi vini del Piemonte, onorati di accompagnare una tale prelibatezza, è volano per il turismo ed è, sempre più spesso, attrattore culturale, specie, ma non solo, nelle settimane della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che torna, con l’edizione n. 87, dal 7 ottobre al 26 novembre (www.fieradeltartufo.org).
Otto settimane con il “gioiello della terra” al centro, e tutto il mondo intorno. A partire da quello del design, con una mostra promossa da Alessi, Centro Nazionale Studi Tartufo e Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dal titolo “Truffle. Il Design Alessi incontra il Tartufo Bianco d’Alba” (fino al 26 novembre), con i progetti ideati dai 15 designer coinvolti da Alessi. Sarà, invece, visitabile fino al 12 novembre la video installazione “Holding the Milk”, firmata dalla sacerdotessa della performance art, Marina Abramović. Dall’8 ottobre al 3 dicembre, la Chiesa di San Giuseppe ospita l’esposizione dedicata al protagonista della Transavanguardia Enzo Cucchi, “Enzo Cucchi dalle Collezioni del Castello di Rivoli”, senza dimenticare la mostra “Poeti/Pittori/Poeti”, dal 4 novembre al 17 dicembre, con le opere, tra gli altri, di Carlo Levi, Eugenio Montale e Pier Paolo Pasolini, mentre il 13 ottobre ci sarà la consegna del “Premio Bottari Lattes Grinzane” allo scrittore inglese Ian McEwan.
Ma il tartufo avrà anche un “Official Sparkling Wine”, le bollicine dell’Alta Langa, protagoniste di appuntamenti in cui si potranno esplorare tutte le sfumature dell’abbinamento Alta Langa e tartufo bianco che celebra un forte legame di sapori e tradizioni tra eccellenze dei frutti di Langa. E ancora, durante la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, sull’esempio delle “Ecole du Vin” francesi, ci saranno gli appuntamenti con la “Wine Tasting Experience”, dedicata ai wine lovers, che metterà al centro “Il gusto del territorio”, un percorso introduttivo tra le produzioni più caratteristiche del Piemonte, con la degustazione di quattro differenti vini fra Arneis, Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Barolo e Moscato, “I Cru del Barolo”, un viaggio scandito dalla degustazione di tre diverse etichette di Barolo, ed “I volti del Nebbiolo” proporrà il confronto fra Barolo, Barbaresco e Roero spiegando le diverse espressioni del vitigno Nebbiolo.
Alba come vetrina dell’enogastronomia, invece, ha ospitato giusto ieri le finali nazionali del “Bocuse d’Or”: una sfida su diversi piatti alla presenza di una giuria di altissimo livello presieduta dallo chef Enrico Crippa, nella quale ha avuto la meglio Martino Ruggeri, head chef al tre stelle Pavillon Lodoyen di Parigi. Ed il tartufo sarà protagonista di speciali gemellaggi con territori d’eccellenza enogastronomica, con i “matrimoni del gusto” tra le colline di Langhe, Roero e Monferrato con i distretti agroalimentari di Chieri e il Chierese, della Città di Parma, della Regione Basilicata e della Città di Tokyo. Il momento enogastronomico più esclusivo della prossima edizione sarà rappresentato dalle Ultimate Truffle Dinner, con l’idea di unire e abbinare in un evento esclusivo il Tartufo Bianco d’Alba con elementi unici della cucina internazionale come le ostriche, il manzo di Kobe, il caviale, il foie gras, lo Champagne e il Barolo.
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