Frutto del bosco, fil rouge che unisce la cucina tradizionale regionale alla grande cucina stellata, il tartufo si prepara ad essere il protagonista delle tavole di Natale: con le feste alle porte, infatti, il Tuber magnatum torna a far parlare di sè (con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco n. 89 appena conclusa che conferma che quella 2019 è stata una stagione in piena linea con la precedente), con quotazioni che oscillano tra i 250 e i 380 euro, senza mai toccare il picco dei 400 euro. Così, questo frutto pregiatissimo è di nuovo protagonista, direttamente sulle tavole degli italiani, nelle tante ricette regionali, dal risotto ai classici tagliolini, passando da agnolotti e polenta, ma anche secondi di carne in ogni modo. E sotto le feste, si sa, si cerca sempre l’abbinamento migliore tra le pietanze e il vino da mettere nel calice, e il tartufo, nonostante la reputazione, è versatile: da sempre abbinato ai grandi rossi, come i piemontesi Barolo e Barbaresco, è da tanti accompagnato anche alle bollicine dell’Alta Langa.
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