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Il testo definitivo sugli Ogm, che domani il Parlamento Europeo voterà in seduta plenaria, non soddisfa Slow Food Italia. Il presidente Pascale: “un testo che non ci soddisfa, emergono debolezze, specie sulle questioni ambientali e territoriali”

Domani il Parlamento Europeo voterà, in seduta plenaria, il testo definitivo sugli Ogm, e dall’Italia Slow Food, uno dei movimenti che più di ogni altra, in questi anni, si è battuta contro l’introduzione degli stessi Ogm nel mondo agricolo del Vecchio Continente, muove più di una critica a quello che il presidente dell’associazione, Gaetano Pascale, definisce “un testo che non ci soddisfa appieno: a un’attenta analisi, infatti, emergono alcune debolezze che suscitano dubbi in merito alle questioni ambientali e territoriali”.
Le principali criticità, secondo Slow Food Italia, sono la vaghezza del del testo, specie in merito alle motivazioni ambientali che uno Stato potrebbe invocare per motivare la propria decisione. Ciò lascerebbe spazio a contestazioni in sede di Corte di Giustizia da parte dell’agroindustria, pur essendo menzionate le ragioni socio-economiche. Ma anche la proibizione o limitazione della coltivazione di Ogm sul territorio di uno Stato, che non può in alcun modo limitare la circolazione di tale Ogm sul territorio del Paese autore della proibizione.
“Esprimiamo, inoltre, il timore - aggiunge Pascale - che il reiterato divieto a porre ostacoli alla libera circolazione di materie prime, mangimi o cibi Ogm autorizzati nell’UE, contenuto nel testo in approvazione, possa essere utilizzato per sostenere che l’etichettatura obbligatoria costituisca detto ostacolo, mentre essa rappresenta l’elementare, necessario supporto della libertà di scelta di ogni cittadino”. Si tratta, per Slow Food, principalmente di una questione etica: come, in base al regolamento Eu 1169/2011, il cittadino risulta autorizzato a non consumare alimenti di origine animale per una scelta etica personale, e gli sono fornite tutte le informazioni necessarie in questo senso; allo stesso modo, deve poter continuare a scegliere di non consumare OOgm ed essere parimenti informato per poterlo fare.

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