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TURISMO

Il turista enogastronomico? “Autentico”, “Gourmet”, “Conviviale”, “Green” o “Esploratore”

TheFork e WeRoad tracciano l’identikit del 96% dei viaggiatori per i quali il cibo è determinante nella scelta della meta e nel successo del viaggio
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Enoturismo nella Champagne

Con l’arrivo dell’estate, inizia la stagione di vacanze, viaggi e nuove esperienze, anche a tavola. Il 96% delle persone, secondo una ricerca TheFork, su un campione di 2.200 buongustai, ritiene che mangiare bene sia determinante per il successo di una vacanza, e per questo la scelta del viaggio stesso dipende dal profilo del viaggiatore. Da qui, la piattaforma leader nella prenotazione online dei ristoranti e WeRoad, la community di viaggiatori on the road più grande d’Europa, sulla base del proprio osservatorio privilegiato, hanno individuato cinque profili tipo di viaggiatori “food”, con gusti unici, e selezionato una destinazione coerente con ciascun profilo, nel Vecchio Continente visto, in tempo di lastminute, il 41% di chi prenota sceglierà una meta europea. E che sia un “Autentico”, un “Gourmet”, un “Conviviale”, un “Green” od un “Esploratore”, ad accomunare più della metà (51%) dei 2.475 viaggiatori da Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna che prenoterà all’ultimo momento (su un totale di 4.500 intervistati), l’esperienza enogastronomica rappresenta uno tra i criteri più importanti nella scelta della meta.
Chi è affascinato dalle città d’arte e vede la cucina come un tratto distintivo della cultura della propria destinazione, tanto da cercare gli indirizzi approvati dalla popolazione locale, allora è un “Autentico”, e la sua meta perfetta è il Portogallo, e, in particolare, Porto, con i suoi caffè e locali storici. I fan della comodità anche in vacanza, dove, anzi, si concedono qualche coccola in più, sono dei veri “Gourmet”: apprezzano particolarmente le città d’arte o le vacanze rilassanti in spiaggia, le cucine mediterranee e le esperienze fine dining, come quelle che si possono vivere in Francia, e, in particolare, lungo la via dello Champagne da Parigi a Reims. Per chi è più “Conviviale”, invece, ed è spinto a viaggiare dalla voglia di socializzare e mette al centro dell’esperienza il gruppo e lo spirito di amicizia che si riesce a creare tra le persone, con la scelta del ristorante che è quindi orientata verso locali capaci di accogliere tavolate numerose, proponendo un buon rapporto qualità-prezzo, piatti sinceri e servizio celere e cordiale, la destinazione più consigliata è l’Andalusia, tra Siviglia, Malaga, Cordoba e Granada ed i loro vivaci ristoranti. Poi c’è il viaggiatore “Green” con un approccio slow e orientato a limitare l’impatto del viaggio sull’ambiente, interessato alla conoscenza di nuove culture, tradizioni e contesti naturalistici e che favorisce i ristoranti che limitano l’uso delle proteine di origine animale e privilegiano ingredienti locali, stagionali e bio e preparazioni tipiche del territorio, di cui è particolarmente ricco il Nord Europa, magari viaggiando in treno, tra Danimarca, Svezia e Norvegia. Il consiglio, infine, per chi ama la scoperta di nuove culture e paesaggi e le avventure, anche se impegnative, come trekking e safari? Per un “Esploratore” del genere, non possono mancare sapori originali, decisi e piatti anche estremi, come quelli delle isole, come per esempio le Azzorre.

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