02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL VIAGGIO SARÀ “VIRTUALE”, SUL WEB E A COLPI DI MOUSE E IMMAGINI, MA L’OBIETTIVO È CONCRETO: ECCO LA “MARCIA MONDIALE PER LA SOVRANITÀ ALIMENTARE”, PROMOSSA DAL “MANI TESE”, ONG CONTO LA FAME NEL MONDO. CHE HA STILATO ANCHE UN “DECALOGO” AD HOC

Il viaggio sarà “virtuale”, ma l’obiettivo è concreto: ecco la “Marcia Mondiale per la Sovranità Alimentare”, promossa dal “Mani Tese”, ong che da 48 anni è impegnata conto la fame nel mondo, e che punta a garantire alimentazione di qualità e rispetto dell’ambiente e valorizzare il lavoro contadino. Come partecipare? Basta caricare una propria foto o un’immagine e lasciare un messaggio sul cibo sul sito www.foodforworld.org.
Tredici città italiane (Milano, Roma, Napoli, Genova, Bologna, Firenze, Catania, Padova, Venezia, Mestre, Rimini, Finale Emilia, Verbania), inoltre, ospiteranno iniziative a tema, incontri con cittadini e studenti, dibattiti, pedalate solidali, animazione, mercatini biologici e di prodotti a km zero. La marcia si concluderà a Milano il 16 ottobre, nella Giornata Mondiale per l’Alimentazione. L’iniziativa è l’evento conclusivo di “Food for world”, campagna dedicata alla sovranita’ alimentare, ovvero “al diritto di scegliere le proprie politiche di produzione, vendita e consumo di cibo che va riconosciuto a ciascun popolo - spiega Giosue’ De Salvo, responsabile Campagne di Mani Tese e del progetto Sovranità Alimentare - Promuoverlo significa difendere l’agricoltura su piccola scala e i mercati locali, garantire l’accesso alla terra, all’acqua e alle sementi tradizionali, rendere piu’ equo il controllo delle filiere agro-alimentari, correggere gli stili di vita non sostenibili”.
Attraverso queste iniziative, Mani Tese vuole anche diffondere il proprio “Decalogo sulla Sovranita’ Alimentare” e promuovere la raccolta di firme per la petizione “Sovranita’ Alimentare in Europa, ora!”: comprare prodotti freschi e di stagione e provare a coltivare anche sul balcone di casa; servirsi il meno possibile della grande distribuzione; non mangiare nulla che la nonna non riconoscerebbe come “cibo”; bere acqua del rubinetto; privilegiare filiera corta, km zero, biologico, prodotti alla spina e dei mercati rionali e contadini; aderire a gruppi d’acquisto solidale; acquistare prodotti esotici (cacao, the’, zucchero) solo nelle botteghe del commercio equo e solidale; non comprare merce delle multinazionali alimentari oggetto di boicottaggi internazionali; attivarsi per influenzare le scelte delle istituzioni che decidono le politiche alimentari.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli