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IL VINO ALFIERE DEL MADE IN ITALY AL PARI DELLA MODA. E “OPERA WINE”, LA PRIMA DEGUSTAZIONE IN ITALIA BY “WINE SPECTATOR” (CON VERONAFIERE) INCONTRA ALTAGAMMA E SANTO VERSACE. CON UN VINITALY SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE

Il vino italiano è una delle più prestigiose bandiere italiane, al pari dell’alta moda. E a sancirlo sarà anche l’incontro tra “Opera Wine” (la prima prestigiosa degustazione in Italia by Wine Spectator, insieme a Veronafiere, www.operawine.it) e Altagamma (www.altagamma.it), fondazione che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale nella fascia più alta del mercato, di scena il 24 marzo a Verona, alla vigilia di Vinitaly. Con il “chairman” Santo Versace, dirigente della celebre griffe della moda, il presidente di Veronafiere Riello, Thomas Matthews di Wine Spectator e Matteo Lunelli (Altagamma e Ferrari).
Ma il vino ha un plus importante: se la moda, spesso, è fatta con know how italiano ma all’estero, il vino non può non nascere al 100% nella propria “terra natale”, ed è tra i pochi prodotti ancora made in Italy “tout court”.
Certo che poi, il mercato estero è fondamentale, e, per questo, Vinitaly (www.vinitaly.it), è a fianco delle cantine anche con Vinitaly Tour (www.vinitalytour.com). E, così, se il 28 marzo a Verona sarà di scena il seminario della Master of Wine Debra Meiburg per approfondire il mercato cinese, riparte anche il tour mondiale di Vinitaly: dal 30 aprile al 3 maggio in Usa, il 29 e 30 ottobre in Russia, l’8 e 10 novembre a Hong Kong, e dal 12 al 18 novembre in Giappone.

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