Si può certamente dire che i grandi rossi francesi siano campioni di invecchiamento. Invecchiamento che, però, potrebbe raggiungere livelli spaziali, nel senso più letterale: sono state lanciate, infatti, come riportato dal magazine britannico Decanter, per la prima volta nella storia, nello spazio 20 bottiglie di Bordeaux, partite il 2 novembre dalla piattaforma di lancio in Virginia, negli Usa. E non per allietare il Natale sulla Stazione Spaziale Internazionale, ma per studiare come le radiazioni nello spazio influenzino l’invecchiamento enoico. Le bottiglie di Bordeaux saranno conservate a 18 gradi per un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale, per poi essere rimandate indietro, dove verranno messe a confronto con le stesse bottiglie, conservate sempre a 18 gradi, ma qui sulla Terra. Si tratta di un progetto del tutto scientifico, in cui sono coinvolte diverse università, compreso il Wine Institute dell’Università di Bordeaux, e portata avanti dalla start-up Space Cargo Unlimited, ma certo si tratta di una prima volta memorabile per il mondo del vino, potendo davvero dire che il potere del vino non conosce limiti.
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