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Cantine aperte, storia e arte in un calice ... Oggi e domani mille porte aperte al pubblico: assaggi e degustazioni... Un vecchio amore quello degli italiani per le cantine. Per la “fabbrica” del vino. Luogo nascosto, profumato di umidità e di mosto che riesce a far “da casa” al vino, a farlo diventare un vero tesoro. Spesso una pietra preziosa da bandire all’asta. Oggi e domani, la manifestazione “Cantine Aperte” edizione numero 17. Circa mille porte spalancate per far conoscere i segreti del vino. Per passeggiare tra le vigne, assaggiare i prodotti del territorio, abbinare i sapori nel “posto giusto”. Milioni di brindisi vis a vis con il produttore di vino o di spumante dal Trentino alla Sicilia. Regista della manifestazione è il Movimento turismo del vino. Quest’anno, complice anche il ponte festivo del 2 giugno, le cantine potrebbero restare aperte fino a martedì.
Secondo il centro studi di Vinitaly il 40% degli italiani acquista le bottiglie che consuma direttamente in cantina. Il 46%, inoltre, considera le degustazioni in azienda uno strumento molto efficace di promozione mentre per il 34% lo sono gli eventi aperti al pubblico. Da qui, la decisione, ogni anno di continuare a mettere in stretto contatto chi produce con chi beve. Anche per un’operazione che, con parole abusate, si potrebbe definire di “trasparenza”. Si prevede che circa un milione di persone parteciperanno all’iniziativa del Movimento: 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le tipicità del territorio e 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine dove acquistare specialità alimentari. Oltre 21mila le aziende agricole che daranno il loro contributo. “La ricerca della migliore qualità al giusto prezzo e la voglia di conoscenza - spiegano alla Coldiretti - hanno fatto volare gli acquisti di vino in cantina. Hanno fatto registrare un aumento record del 20% e raggiungono il valore di 1,2 miliardi di euro nel 2008. In netta controtendenza rispetto alla crisi generale dei consumi. Si tratta di una attività che alimenta anche un notevole flusso turistico: il movimento enoturistico italiano è rappresentato oggi da 6,5 milioni di praticanti e produce un volume di affari di circa 2,5 miliardi di euro”.
Chi sono i turisti del vino? Nella maggior parte si tratta di famiglie con figli al seguito o di giovani under 40. Tra i segnali di ottimismo del comparto, un dato sugli investimenti: oltre il 50% delle cantine italiane, nell’ultimo anno, ha adeguato le proprie strutture per realizzare o migliorare l’ospitalità del turista. Tra i visitatori delle aziende che aderiscono a “Cantine Aperte” ci sono molti stranieri e, comunque, anche gli italiani iniziano a spostarsi dalla propria zona di residenza per conoscere altre aree di produzione.
Tra happy hour e pranzi con i vignaioli, il wine day del Movimento prevede pedalate in Friuli, comunioni enofloreali in Veneto, degustazioni al Palazzo delle Arti di Napoli, lotetrie “Vetro e vinci in Puglia”, itinerari per il rilancio del turismo in Abruzzo. Il sito “Winenews” ha selezionato i dieci eventi più interessanti: dal debutto dell’etichetta futurista di Donatella Cinelli Colombini nel senese allo chef Gianfranco Vissani anfitrione della Cantina Campodelsole in Emilia Romagna, oltre al Nutella party in Veneto mentre i creativi si concentrano presso l’azienda biodinamica Cosimo Maria Masini per il concorso video-design “Vite Uomo Cielo Terra”.

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