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IMMIGRAZIONE: L' IDENTIKIT DEI LAVORATORI IN AGRICOLTURA

Provengono per il 67,3% dall' Europa dell' Est (principalmente Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania), sono prevalentemente coinvolti nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio): è questo l'identikit dell'extracomunitario agricolo in Italia effettuato sulla base di una indagine elaborata dalla Coldiretti per l' incontro con il Ministro del Lavoro, Roberto Maroni, per definire i flussi di ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari per il 2002.

La presenza degli extracomunitari 'agricoli e' concentrata nelle regioni del Nord come il Trentino (27%), l' Emilia Romagna (12,7%), il Veneto (10%), ma anche in quelle del sud come la Sicilia (8,3%), hanno per quasi l'88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura, con una crescita annua stimata parti al 15%. “Da questa fotografia - sostiene la Coldiretti - emerge che i lavoratori extracomunitari provengono spesso da Paesi con una forte cultura agricola, verso i quali peraltro si indirizza l'allargamento dell'Unione Europea, hanno esperienza ed hanno acquisito, nel tempo, professionalità specifiche e riconosciute dalle imprese. In molte aree del Paese la presenza di extracomunitari non è un fatto occasionale e spesso si sono costruiti rapporti tra lavoratori e imprese, grazie alla reciproca conoscenza e stima, veri e propri distretti: basta ricordare il caso della raccolta delle fragole nel veronese, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell'uva in Piemonte, del tabacco in Umbria e Toscana e dell'allevamento in Lombardia, dove trovano occupazione il 34% dei lavoratori extracomunitari a tempo indeterminato.

La presenza di extracomunitari impegnati in agricoltura è cresciuta in modo continuo. Nel 2000, gli operai extracomunitari assunti in agricoltura a tempo determinato (stagionali) sono stati pari a circa 64.541 (+20% sul ‘99) e un analogo trend di crescita è confermato per il 2001, quando, secondo stime della Col diretti, sono stati assunti quasi 80.000 lavoratori, con punte massime nel periodo giugno-settembre. A questi valori si sommano quelli relativi agli extracomunitari che hanno impiego stabile in agricoltura, anch' essi in continuo aumento, che hanno raggiunto nel 2001 le 9.000 unità ed anche in questo caso si tratta di una percentuale vicina al 10% sul totale dei lavoratori fissi assunti in agricoltura.

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