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“IMU, UN SALASSO ANCHE PER IL MONDO AGRICOLO. L’IMPOSTA È RADDOPPIATA. IL GOVERNO MANTENGA LA PROMESSA DELLA RIDUZIONE DELL’ALIQUOTA. COSÌ MARIO GUIDI, PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA SUI PRIMI ANTICIPI VERSATI DAI PRODUTTORI SU TERRENI E FABBRICATI

“L’Imu è stata un salasso anche per il mondo agricolo”: così Confagricoltura commenta i primi dati sugli anticipi versati dai produttori sui terreni e sui fabbricati, mentre per gli immobili rurali non accatastati il versamento sarà in una unica soluzione entro il 17 dicembre. Confagricoltura evidenzia un esempio concreto: un’azienda risicola di Pavia di 50 ettari che pagava di Ici 3.588,23 euro, paga come Imu 7.272,16 euro, ovvero 3.683,92 euro in più (+103%).
“Personalmente - sottolinea il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - per la mia azienda ho versato come acconto Imu terreni esattamente il doppio di quanto versavo di Ici. Attendiamo le stime ufficiali sull’Imu agricola, ma siamo convinti che il gettito, come avevamo previsto, vada abbondantemente al di là della cifra complessiva preventivata dal Governo. Quindi - sollecita il presidente di Confagricoltura - va rispettata la promessa della riduzione dell’aliquota”.
Nell’attesa, infatti, è bene ricordare che di stime, sull’Imu agricola, ne sono state fatte tante da tanti, e se il sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani indica “135 milioni su scala nazionale rispetto ad una manovra complessiva di 20 miliardi”, le stime fatte dalle associazioni di categoria del mondo agricolo parlano di un impatto anche dieci volte superiore.

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