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IN AGRICOLTURA ARRIVA IL “JOB SHARING”: NASCE IL NUOVO CONTRATTO “DI RETE” CON IL QUALE LE IMPRESE POTRANNO FARE ASSUNZIONI CONGIUNTE E RIPARTIRSI GLI ONERI. IL MINISTRO GIOVANNINI: “PER SUPERARE LIMITI IMPRESE”. IL PLAUSO DI COLDIRETTI E AGRINSIEME

Nel mondo dell’agricoltura nasce il nuovo contratto di “rete”, grazie al quale le imprese agricole potranno fare assunzioni congiunte. Creato con il “Pacchetto occupazione” (DL 76/2013), questo nuovo strumento di “job sharing” è stato messo a punto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, anche attraverso consultazioni delle associazioni di categoria - Coldiretti ed Agrinsieme (il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane del settore agroalimentare) plaudono al decreto, che ora dovrà ottenere il visto di legittimità della Corte dei Conti ed esser pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, che apre nuovi sbocchi professionali - per venire incontro alle esigenze delle imprese agricole che vogliano cogliere nuove opportunità di sviluppo, ad esempio assumendo uno specialista di marketing o di nuove tecnologie dell’informazione, ripartendone gli oneri tra più soggetti legati da un contratto di rete. Contratto che, secondo il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini, “consentirà di cogliere più facilmente anche le opportunità che l’Expo fornirà al settore e di superare quei limiti allo sviluppo dovuti dalla dimensione di alcune imprese. Il decreto - spiega il Ministro - specifica anche le modalità per effettuare un’unica comunicazione delle assunzioni congiunte di lavoratori dipendenti nelle imprese agricole, fra cui cooperative, imprese appartenenti allo stesso gruppo di imprese, riconducibili allo stesso proprietario o a soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela”, facendogli prestare la propria attività là dove sussiste la necessità. Per un settore che sta vivendo una stagione di forte innovazione, anche grazie alla nuova imprenditoria giovanile, il decreto firmato dal Ministro fornisce anche alle imprese agricole un’importante opportunità per reclutare professionalità e crescere sui mercati interni e internazionali.

Per la Coldiretti, le semplificazioni che facilitano le assunzioni congiunte da parte di più imprese agricole aprono nuove opportunità di lavoro a quasi uno studente su quattro che punta sull’agroalimentare made in Italy. “Con il contributo della Coldiretti, le misure introdotte - sostiene il presidente dell’associazione Roberto Moncalvo - potranno favorire l’accesso anche di personale professionalizzato nell’agricoltura italiana, che sta affrontando un rilevante impegno per l’innovazione e la qualificazione. Secondo una analisi della Coldiretti il 23% degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali hanno scelto per il 2013/2014 un indirizzo legato all’agricoltura e all’enogastronomia perché vi intravedono una prospettiva di sviluppo positivo per il futuro. Una rivoluzione generazionale che - conclude Moncalvo - va sostenuta con atti concreti in un settore da primato nella competizione globale che traina l’intero made in Italy”.

“Valutiamo molto positivamente il decreto attuativo del Ministero del Lavoro. Una misura sollecitata da tempo dalle nostre Organizzazioni. Apprezziamo l’impegno del Ministro per l’attenzione espressa, diretta a cogliere le nuove opportunità di sviluppo ed occupazionali del settore primario - sottolinea Agrinsieme - grazie a questa forma particolare di job sharing si potrà garantire a molti lavoratori una maggiore stabilità dei rapporti. Una misura utile anche in termini di trasparenza, che contribuirà a rilanciare l’occupazione in un settore produttivo importante, quale quello agricolo, che può offrire interessanti opportunità anche ai giovani”.

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