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IN AGRITURISMO VACANZE BREVI, COME IL PONTE DEI SANTI E CAPODANNO, ED ECONOMICHE, SI RINUNCIA AL NATALE E AL LUNGO PONTE DELL’IMMACOLATA. LA TOSCANA LA META PREFERITA DAGLI AGRITURISTI: LO DICE AGRITURIST (CONFAGRICOLTURA)

La vacanza in agriturismo è breve ed economica, come dimostrano il boom di richieste per il fine settimana lungo dei Santi (+70% nell’ultima settimana rispetto allo stesso periodo del 2009), e per Capodanno, e la flebile domanda per la festa dell’Immacolata, che sembra proporre un ponte troppo lungo per le tasche degli italiani (-50% sul 2009), e Natale (-35% sul 2009): ecco i dati forniti da Agriturist.

Tra le regioni le preferite dagli agrituristi sono, nell’ordine, la Toscana, la Lombardia, il Piemonte, la Campania e la Sicilia, mentre a livello provinciale spiccano nell’ordine Siena, Perugia, Firenze e Roma, evidentemente trainate dal patrimonio storico-artistico del capoluogo. In flessione, in confronto al 2009, quasi tutte le principali provenienze dall'estero, con le sole eccezioni della Germania (+12%) e Olanda (+4%).

Questo quadro altalenante per le vacanze in fattoria, emerge da un’indagine compiuta da Agriturist, l’associazione di settore della Confagricoltura, sulla base delle visite registrate dal portale www.agriturist.it. I dati emersi confermano la tendenza già registrata in primavera, che vede gli italiani scegliere soggiorni in agriturismo decisamente brevi - due notti - per contenere i costi. Fra i temi di maggiore interesse per l’agriturismo di questa seconda metà d’autunno, in evidenza le passeggiate a cavallo (+43% sul 2009), in aumento (+43%) anche la domanda di agriturismo a più alto livello di comfort, ma ancora più rilevante è l'incremento di richieste per soluzioni particolarmente economiche (+61%).

“L’andamento molto favorevole della domanda per il Ponte dei Santi e il rilevante anticipo delle prenotazioni per Capodanno - ha dichiarato il direttore nazionale di Agriturist, Giorgio Lo Surdo - inducono a ritenere che, negli ultimi due mesi 2010, l’agriturismo metterà a segno, sul 2009, un incremento di ospiti nell’ordine del 8%; le presenze, per effetto della minor durata dei soggiorni, cresceranno del 6,5%.

Considerato il perdurare delle criticità economiche nazionali ed europee - prosegue Lo Surdo - possiamo accogliere questo risultato positivamente, a conferma della solida popolarità raggiunta dall’agriturismo italiano, che prevediamo chiuderà il 2010 con una crescita, sul 2009, nell’ordine del 3%”.

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