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IN ARRIVO PRODOTTI ALIMENTARI CON ETICHETTE IN BRAILLE: SI PARTE CON IL MIELE MA ENTRO 2005 ANCHE PASTA E VINO

Acquistare un barattolo di miele avendo la certezza che non scada il giorno dopo: a partire da questa settimana anche i 400 mila non vedenti italiani, che in Europa arrivano ad essere 2 milioni e mezzo, potranno fare la spesa in piena autonomia grazie alla trascrizione in alfabeto Braille non più solo del nome del prodotto ma anche di quello del marchio e della data di scadenza. L'iniziativa è nata nel setembre 2004 dall'impegno degli apicoltori e degli agricoltori biologici di Alce Nero, Mielizia e Libera Terra e giunge ora nei supermercati.

Presto i non vedenti non avranno a disposizione solo più informazioni ma anche più prodotti. Pasta, vino, legumi, sughi e polpe, fino ai succhi di frutta: saranno 7 milioni le confezioni che verranno messe in vendita con le scritte in alfabeto Braille, tra cui anche la gamma completa dei prodotti ALce nero e i prodotti dell' alveare a marchio Mielizia, come la pappa reale e gli sciroppi ai propoli.

"Come azienda siamo partiti semplicemente dal presupposto spiega Lucio Cavazzoni, presidente del gruppo bolognese che riunisce i produttori e i marchi Alce Nero e Mielizia che se tale gesto di civiltà è tecnicamente fattibile, va messo in atto". Ed è infatti proprio "come un gesto di civiltà" che il presidente dell'Unione Italiana Ciechi, Tommaso Daniele valuta questa iniziativa.

"Ogni qualvolta che c'é una forma di promozione del Braille e dei nostro problemi - prosegue - non possiamo che esserne contenti". Ragion per cui "quando ci hanno interpellati - dice - li abbiamo anche assistiti, nonostante "non sia questo certamente il settore che più ci preme".

Secondo i responsabili del progetto, non sarebbe stato così difficile mettere a segno questo obiettivo: l'unica accortezza é stata quella di uniformare tutte le date di scadenza, accorciando di un pò la vita del nettare degli dei. E così su tutto il miele prodotto nel 2004, che avrebbe dovuto essere consumato tra la primavera e l'autunno del 2007, sarà impressa la scadenza più vicina, spiega Nicoletta Maffini che coordina il progetto, realizzato anche con la consulenza dell'Istituto 'Cavazza' di Bologna, "a maggiore garanzia dei consumatori". La speranza è di aver innescato un circolo virtuoso: "Adesso ci auguriamo - conclude Cavazzoni - che i nostri risultati creino un effetto domino sulle altre aziende del settore".

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