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IN AUSTRALIA ARRIVANO LE TASSE SULLE BOTTIGLIE COCKTAIL A DIFESA DEI GIOVANI

Il nuovo governo laburista australiano ha deciso di prendere di petto il problema dell’abuso di alcool tra gli adolescenti, specie fra le ragazze, colpendo i cocktail alcolici confezionati, che sono i preferiti da queste, con un aumento di imposta del 70%. L’imposta sulle cosiddette “alcopop” aumenta con effetto immediato, in termini di euro, da 29,5 a oltre 40 euro per litro di alcool puro, facendo salire di circa un euro il prezzo per bottiglietta.

“Le ricerche ci mostrano che i giovani sono particolarmente sensibili ai prezzi. Se ciò può servire da deterrente, le misure saranno efficaci”, ha detto il ministro della Sanità Nicola Roxon. Il rialzo di imposta porterà l’equivalente di circa 1,2 miliardi euro in tre anni nelle casse federali, buona parte dei quali saranno spesi per la prevenzione, ha assicurato.

La decisione fa seguito alle allarmanti rilevazioni della Strategia nazionale sulle droghe, che indicano un’impennata nei consumi di alcolici fra le adolescenti, in contrasto con la norma secondo cui le donne hanno abitudini più responsabili degli uomini in materia di alcool.

La Roxon ha accusato il precedente governo conservatore di aver alimentato l’eccessivo consumo di alcool fra i giovani, con la decisione nel 2000 di tagliare le imposte sulle alcopop. “Dai dati in nostro possesso si può notare che come le giovani donne abbiano iniziato a bere sempre più questi alcolici leggeri, da quando le imposte sono state tagliate. Siamo passati dal 14% delle ragazze consumatrici di questi prodotti all’attuale 60%.

“E’ una vera esplosione che deve essere controllata”, ha osservato il ministro. L’annuncio è stato accolto con favore dai medici, preoccupati per il danno causato da una categoria di bevande che negli ultimi anni ha consentito ad un numero crescente di giovanissimi di ubriacarsi. “Agire sul prezzo è la strategia più efficace, specie con gli adolescenti”, ha detto un portavoce dell’Associazione dei Medici.

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