Se in Italia è la Sicilia, come sempre, a dare il via alla vendemmia 2023, una delle più complesse che si ricordino a memoria di viticoltore (come abbiamo raccontato qui), in Francia i primi grappoli a finire in cantina sono stati, ieri, quelli del Muscat Petits Grains a Domaine Lafage, a Roussillon, nei Pirenei Orientali, uve destinate alle basi spumante, le prime dei 15 ettari dell’azienda. È l’inizio di una raccolta sostanzialmente in linea con il calendario, posticipata di una settimana rispetto al 2022, quando Laurent Maynadier, proprietario della tenuta Champ des Sœurs, vendemmiò i primi grappoli il 25 luglio, un vero e proprio record. Oggi, sempre nei Pirenei Orientali, sarà la volta a Domaine de Rombeau, sempre con i Moscati base spumante, ma la preoccupazione di molti, in Roussillon, è per la siccità: negli ultimi 12 mesi sono caduti, in media, appena 200 millimetri d’acqua, con le maturazioni tutt’altro che semplici, e rese in deciso calo, anche rispetto alla vendemmia 2022, tra le più calde e siccitose di sempre.
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