È uno dei simboli della cucina francese, di eccellenza e di quella gastronomia gourmet che ha reso l’Esagono famoso in tutto il mondo per qualità e classe tra i fornelli. Ma, il foie gras, è stato, negli ultimi anni, anche oggetto di attacchi, giustificati, da parte di animalisti e consumatori in generale, proprio per la pratica poco etica con cui venivano nutrite le oche e le anatre, forzate con veri e propri tubi nell’intestino, in modo da far, appunto, diventare il fegato grasso. Una pratica crudele, tanto da portare alcuni Paesi a vietarne l’importazione. Ma i produttori francesi potrebbero aver trovato la soluzione: come si legge su “La Repubblica”, sembra che alcuni scienziati abbiano trovato un nuovo modo, più naturale, per stimolare la produzione di grasso. La produzione di questo nuovo foie gras è già partita, dall’azienda di Valerie Fosserie, e consisterebbe nel somministrare ai pulcini un siero contenente dei batteri intestinali naturali che stimolano appunto la produzione di grasso, e i test non si sono certo limitati solo ai laboratori: lo chef Simon Carlier lo ha già testato in cucina, e assicura che “l’aspetto è esattamente quello del foie gras tradizionale, è addirittura meglio!”.
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