IN GIOCO CI SONO 6 MILIARDI L’ANNO PER 7 ANNI, IL FUTURO DI 1,6 MILIONI DI IMPRESE E 1 MILIONE DI DIPENDENTI, CHE PRESIDIANO GLI OLTRE 17 MILIONI DI ETTARI DI TERRENO DEL MADE IN ITALY: IL 3 NOVEMBRE A ROMA LA COLDIRETTI METTE “SOTTO ESAME” LA PAC

In gioco ci sono per l’Italia 6 miliardi di fondi comunitari all’anno per i prossimi 7 anni, ma soprattutto il futuro di 1,6 milioni di imprese agricole che danno occupazione a circa un milione di dipendenti e che garantiscono il presidio territoriale di oltre 17 milioni di ettari di terreno coltivato totale dal quale nascono produzioni da primato che danno prestigio e competitività al made in Italy nel mondo. Sono i numeri della nuova Pac post 2013, le cui proposte di riforma sono state presentate dalla Commissione Europea e che, il 3 novembre a Palazzo Rospigliosi a Roma, Coldiretti metterà sotto esame, nel primo workshop dedicata alla Politica Agricola Comune in Italia, “La nuova Pac dopo il 2013. Prima analisi delle proposte Ue”, per analizzare tecnicamente la proposta e mettere a punto la strategia per il negoziato europeo. Ad intervenire all’iniziativa del “Gruppo 2013” coordinato dal professor Fabrizio de Filippis dell’Università di Roma Tre, saranno importanti rappresentanti del mondo accademico nel settore, delle istituzioni e delle imprese, come Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia, Gabriele Canali dell’Università Cattolica, Franco Sotte dell’Università Politecnica delle Marche, Ferdinando Albisinni dell’Università della Tuscia, Giovanni Anania dell’Università della Calabria, Giuseppe Blasi, direttore generale della Direzione generale competitività per lo sviluppo rurale del Ministero delle Politiche Agricole, e Mario Catania, capo del Dipartimento delle politiche europee e internazionali del Ministero delle Politiche Agricole.
Info: www.coldiretti.it