02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

In Italia ci sono un milione e mezzo di vegani, ma in tanti si avvicinano alla dieta “cruelty free” senza una guida: per loro, nasce la figura del “vegcoach”, una guida sulle conoscenze scientifiche e pratiche dell’alimentazione vegetale

In Italia ci sono un milione e mezzo di vegani, secondo il sondaggio Eurispes 2014, una realtà sempre più ampia, che si avvale del supporto della letteratura scientifica, che dimostra che l’alimentazione vegetale non solo è salutare per tutte le fasce di età, ma ha potenziali terapeutici. Lo studio “Epic - The European Prospective Study into Cancer and Nutrition”, che ha coinvolto oltre 500.000 persone in diversi paesi Europei e non, nell’arco di 15 anni, ha infatti dimostrato che vegetariani e vegani hanno il 32% in meno di possibilità di incorrere in eventi come infarto e ictus. Inoltre, in 3 settimane senza assumere farmaci, solo attraverso dieta vegana, è possibile ridurre livelli ematici di colesterolo da 220 a 170 mg/dl, e chi segue un’alimentazione vegetale incorre in un rischio 5 volte inferiore di avere un cancro alla mammella e di valori simili altri tipi di cancro (prostata, ovaie, colon). L’alimentazione “green” è anche in grado di far di diminuire del 19% il rischio di frattura all’anca per osteoporosi e di far diminuire i dosaggi d’insulina a persone affette da diabete di tipo 1 o di risolvere alcuni casi di diabete di tipo 2.

Ecco perché il veganesimo fa tanti proseliti, e per chi sceglie, o intende informarsi su questo regime alimentare, nasce la figura del “vegcoach”, un professionista che guida l’avvicinamento consapevole al “green food” e al significato di una dieta “cruelty free”, per uno stile di vita sostenibile. Il primo laboratorio di “coaching veg”, centro professionale dedicato alla ricerca di strategie alimentari nel mondo della nutrizione a base vegetale, che prevede anche lo studio e la produzione di nuovi prodotti e alimenti vegani, sarà inaugurato a Roma il 17 gennaio. Il progetto nasce dall’intuizione di Roberta Bartocci, ideatrice della figura professionale del “vegcoach”, che vuole creare un sistema di sostegno per chi è interessato a mettere in pratica la riduzione dei consumi di carne e altri prodotti di origine animale. “So quanto in questo momento di moda - spiega Bartocci - ci sia confusione e necessità di essere guidati sulla base di conoscenze scientifiche, ma anche pratiche. Nel nostro studio l’alimentazione vegetale è una risposta, non un problema”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli