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IN ITALIA L'ESPRESSO PIU' PREZIOSO DEL MONDO: DISPONIBILE SOLO A PARMA E MILANO IL "KOPI LUWAK" COSTA 5 EURO ALLA TAZZINA

Il caffé più prezioso e più caro del mondo, oltre 500 euro al chilogrammo, che viene preparato utilizzando bacche ingoiate, digerite ed evacuate da un mammifero, simile allo zibetto, il Luwak, che vive in Guatemala, e può essere bevuto espresso in tazza, al prezzo di 5 euro, in un bar di Parma e presto di Milano.
L'iniziativa è solo l'ultima di una serie di trovate in favore della cultura dell'espresso lanciate da Lino Alberini, 44 anni, di Parma, che per la bevanda ha una vera e propria passione. Tanto che nel '90, dopo un'adolescenza passata a servire espressi nel bar del babbo, si avvicinò ad un vecchio esperto di torrefazione della sua zona chiedendogli di aiutarlo nell' impresa di rinnovare la tradizione del caffé all'italiana. A cominciare proprio dalla torrefazione, che viene realizzata da allora sulle colline intorno a Parma. Poi sono venuti i Linòs Coffee Shop, al momento una dozzina in Italia e due all'estero, nei quali Alberini mette a disposizione dei cultori le migliori produzioni mondiali di caffé insieme con l'orzo in tazza, coltivato biologicamente e tostato nel parmense.
"Girando il mondo alla ricerca di chicchi - spiega Lino Alberini - in Guatemala ho scoperto questo caffé. Guardi che si tratta di un prodotto di punta, una rarità, che si trova in quantità limitate, e oltremodo costosa. Questi animali mangiano le bacche di caffé, le digeriscono e il processo digestivo è una sorta di torrefazione che conferisce al prodotto una serie di qualità organolettiche uniche, con aromi di rabarbaro e una acidità particolare. Quindi una curiosità, più che altro, ma mi è sembrato giusto metterla a disposizione di chiunque. Con 5 euro ognuno può togliersi lo sfizio di bere una tazza del caffé più prezioso e raro del mondo".
Ma il prezzo degli altri caffé che servite nei locali della catena è altrettanto elevato? "E perché mai? Il caffé è un frutto della terra ed è un prodotto popolare, non è che ci inventiamo chissà cosa per aumentarne il prezzo. Semmai, per i golosi, al caffé aggiungiamo creme particolari e per gli sfiziosi aggiungiamo aromi inusuali, questo determina differenze di prezzo. Ma da noi si trova la tazzina a cifre comprese tra i 70 e i 90 centesimi come in qualsiasi bar. Poi, certamente, se uno desidera varietà particolari il prezzo varia".
In che cosa consiste quindi la sua filosofia del caffé, di cui si è occupato recentemente anche un quotidiano brasiliano parlando di rinascita dell' espresso italiano? "Nella possibilità per il cliente di scegliere la varietà che il mondo offre - spiega - Quando si mangia si sceglie il vino adatto, quando si va dal gelataio si sceglie il gusto che più ci aggrada. Invece per il caffé ciò non avviene. Noi diamo la possibilità di scegliere e abbiamo svecchiato il modo di intendere la caffetteria. Devo dire che la nostra filosofia piace molto all' estero, tanto è vero che dopo l' esperimento fatto a Bratislava contiamo di aprire presto locali italiani in giro per il mondo".
E con Napoli, considerata universalmente patria del caffé espresso, come la mettete? "Abbiamo aperto un locale anche a Napoli, nel rispetto della loro tradizione. Però anche lì, al cliente che vuole la tradizionale tazzulella fatta alla maniera napoletana, si affiancano moltissimi giovani che vogliono provare la varietà del mondo".

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