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In pandemia si riscopre l’autarchia: il 44% delle famiglie italiane porta a tavola cibi autoprodotti

Coldiretti: “trend spinto da esigenze economiche e dai nuovi stili di vita”. Non solo cucina: è boom di orti per verdura e ortaggi
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Pandemia: il 44% delle famiglie italiane porta a tavola cibi autoprodotti

Frutta e verdura? Si coltivano sempre più in balconi e terrazze per consumo personale. Gli italiani scelgono il “fai da te” per fare il pieno di zucchine, insalate e pomodori che si acquistano in misra minore nei supermercati. Effetto pandemia, quello che ha portato il 44% delle famiglie del Belpaese a mettere in tavola cibi di propria produzione, facendo riscoprire la cucina domestica, ma anche gli orti urbani, e rilanciando piccoli appezzamenti di terreni che tornano ad essere produttivi. Una fotografia, emersa dall’indagine Coldiretti/Ixè, che mette in evidenza alcuni trend interessanti: la moda del “pollice verde” è spinta da esigenze economiche ma anche da una maggiore ricerca della genuinità del prodotto. I mesi di lockdown, inoltre, hanno incrementato il desiderio di stare all’aria aperta e sicuramente cucinare (diventato un hobby per molti) con ingredienti freschi e di proprietà regala maggiori soddisfazioni.
A cambiare è anche l’estetica delle case, con terrazze, cortili e spazi outdoor “decorati” dai colori di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere. La terra torna ad “ingolosire” con i giovani che non la abbandonano più quando la ricevono in eredità dai nonni. Anzi, sono sempre di più coloro che decidono di investire in piccole attività di agricoltura e allevamento. Parte della “rinascita” è merito anche delle istituzioni locali che hanno dato il via al “boom” degli orti urbani che come ha spiegato Coldiretti (dati Istat 2019) registrano una crescita del 18,5%, in 5 anni, superando i 2,1 milioni di metri quadrati.
Con le dovute proporzioni tornano in mente gli “orti di guerra” con le città italiane - compresi luoghi simbolo come i Fori Romani e Piazza Venezia a Roma e Piazza Castello a Torino - che accoglievano coltivazioni a cielo aperto per garantire approvvigionamento. Un altro aspetto positivo è che è in rialzo la voglia di informarsi e progredire, la passione porta infatti tanti giovani ad aggiornarsi continuamente ed a sperimentare. E questo lascia ben sperare per il futuro.

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