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IN PRINCIPIO FU IL VINO, POI VENNERO GLI CHÂTEAUX, E ORA TOCCA AI NEGOCIANT: LA PASSIONE DEI CINESI PER I NETTARI (E IL BUSINESS) DI BORDEAUX NON SI FERMA E DOPO GRANDI BOTTIGLIE E CANTINE CHINA’S BRIGHT FOOD SI PRENDE LA MAGGIORANZA DI DIVA BORDEAUX

In principio fu il vino, poi vennero gli châteaux, e ora tocca anche a i negociant: la passione dei cinesi per i nettari (e il business) di Bordeaux non si ferma, e così la Shanghai Sugar Cigarette and Wine, società della China’s Bright Food, uno dei più grandi gruppi asiatici del food and beverage (60.000 punti vendita in tutta la Cina) diventerà, ad ore, l’azionista di maggioranza di Diva Bordeaux, negociant di Bordeaux (che fa parte del network Diva, con divisioni focalizzate sui vini di tutto il mondo, Italia inclusa) che nel 2011 ha fatturato 33 milioni di euro. Il gruppo cinese, che già deteneva il 50% delle azioni, sta per salire al 70%. “Gran parte del futuro dei vini di Bordeaux è in Cina, e noi vogliamo esserci”, ha detto il fondatore di Diva Jean-Pierre Rousseau.

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