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INCENDI: LE CONSEGUENZE PESANTI ANCHE PER L’AGRICOLTURA

Boschi e pascoli distrutti, ma anche coltivazioni e allevamenti gravemente danneggiati. Gli incendi degli ultimi giorni hanno avuto conseguenze pesanti per l’agricoltura, a causa della siccità degli ultimi mesi, che ha reso facile il propagarsi delle fiamme. Lo dice la Confagricoltura, che ricorda “che la maggioranza dei boschi italiani appartiene a privati (il 65%), in controtendenza di quanto avviene a livello mondiale, dove l’84% del bosco è pubblico; e in Italia la superficie boschiva aumenta (100.000 ettari l’anno secondo le stime delle Fao), soprattutto tramite la riconversione naturale e i programmi di imboschimento; sono, dunque, anche aziende agroforestali, con zone di macchia e pascoli vicine ai boschi, a pagare i danni degli incendi. Ma in molte aree della penisola sono stati raggiunti dalle fiamme anche terreni agricoli. Colpiti soprattutto coltivazioni arboree, oliveti, noccioleti, agrumeti, vigneti; ma anche pascoli e allevamenti. Inoltre, poiché gli incendi hanno interessato zone di grande valore paesaggistico e turistico, sarà inevitabile un calo delle presenze, che interesserà anche l’agriturismo. E questo proprio all’inizio del periodo del grande esodo estivo”. “Ma - spiega Confagricoltura - è presto per quantificare i danni, perché la situazione è ancora in evoluzione”.

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