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INDICAZIONE D’ORIGINE: “IL PROVVEDIMENTO E’ UTILE SE INSERITO NEL CONTESTO EUROPEO”. LO AFFERMA FEDERICO VECCHIONI (CONFAGRICOLTURA)

“Il disegno di legge approvato oggi in via preliminare dal Consiglio dei Ministri in tema di obbligo di indicazione dell’origine delle materie prime, mira ad un obiettivo senz’altro condivisibile: fornire ai consumatori informazioni puntuali sull’origine dei prodotti agricoli. Ma non può non tener conto delle peculiarità delle diverse filiere e soprattutto non può prescindere dalla regolamentazione europea”. Lo ha detto ieri a Padova il presidente di Confagricoltura.

“La vera questione - è che tali disposizioni devono essere inserite in una legislazione organica europea che tuteli il vero “made in Italy”, senza creare sperequazioni competitive per le nostre produzioni, comprese quelle a denominazione di origine; anche perché si corre il rischio che siano commercializzati sul mercato italiano prodotti che non sono tenuti al rispetto delle stesse disposizioni, provenienti da altri Paesi”.

Confagricoltura, aquesto proposito, ricorda che recentemente è stata approvata dalla Commissione Europea una proposta di Regolamento sull’etichettatura degli alimenti, ora all’esame del Parlamento Europeo.

“La legislazione italiana - ha proseguito il presidente di Confagricoltura - non può discostarsi dal quadro complessivo comunitario: anticipare le scelte europee, rischia solo di comportare inutili faticose procedure d’infrazione e contenziosi con Bruxelles”.

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