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INFLAZIONE: PREZZI SI GONFIANO 5 VOLTE DA CAMPO A TAVOLA. LO DICE LA COLDIRETTI. IN CALO CONSUMI: -6,2 % PANE, -4,2 % PER GLI ORTAGGI, -2,6 % PER LA PASTA E -2,4 % PER LA FRUTTA

I prezzi dei prodotti alimentari aumentano in media di cinque volte nel percorso dal campo alla tavola con differenze tra i diversi prodotti che vanno da tre volte per frutta e verdura a quattro per il latte fino a dieci per il pane: emerge da un’analisi della Coldiretti.
Secondo l’analisi della Col diretti, infatti, dei 467 euro al mese che ogni famiglia destina per gli acquisti di alimenti e bevande, oltre la metà, per un valore di ben 238 euro (51%), va al commercio e ai servizi, 140 (30%) all’industria alimentare e solo 89 (19%) alle imprese agricole.
Se dal grano al pane i prezzi - sottolinea la Coldiretti - aumentano di 10 volte (da 0,26 a 2,7 euro al chilo), il prezzo del latte dalla stalla al consumatore moltiplica quasi per 4 volte da 0,42 a 1,60 euro al litro, mentre le carote di quasi 5 volte da 0,25 a 1,20 euro al chilo secondo il servizio Sms consumatori attivato dall’Ismea. Ancora più grave è la situazione nel settore delle carni dove gli allevatori si preparano ad attuare lo sciopero del prosciutto di fronte all’impossibilità di far crescere maiali di qualità che vengono pagati appena 1,15 euro al chilo, ben al di sotto dei costi di produzione mentre nel biennio 2005 - 2007 secondo il Consorzio le vendite hanno registrato una crescita in volume pari al 5,1% con il prezzo medio al consumo del Prosciutto di Parma, che è stato pari a circa 24,34 euro/kg.
La moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola - secondo la Coldiretti - dimostra come nella forbice dei prezzi alla produzione e quelli al consumo c’è abbastanza spazio per recuperare diseconomie e garantire una adeguata remunerazione agli agricoltori senza aggravare i bilanci delle famiglie con conseguenze negative per i consumi.
“Serve - sostiene la Coldiretti - una ricomposizione della filiera agroalimentare, i troppi passaggi e le inefficienze odierne che portano i prezzi alle stelle per i consumatori danneggiano le imprese agricole due volte perché riducono i margini e favoriscono il calo dei consumi. Lo dimostra il fatto che si è verificato un calo degli acquisti familiari del 6,2% per il pane, del 4,2% per gli ortaggi, del 2,6% per la pasta e per il 2,4% per la frutta, secondo Ismea Ac Nielsen nel 2007.
L’obiettivo per la prossima legislatura che la Coldiretti ha già presentato al nuovo capo del governo è quello di favorire l’apertura in ogni città un mercato per la vendita diretta da parte degli agricoltori di prodotti locali senza intermediazioni per combattere con la trasparenza le speculazioni in agguato.

Gli esempi - La moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola

Origine, dettaglio, variazioni %
Carote, 0,25, 1,20, + 380 %
Pane, 0,26, 2,7, + 938 %
Latte, 0,41, 1,60, + 290 %
Fonte: elaborazioni Coldiretti su dati Sms consumatori

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