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INTESA SANPAOLO E CONFAGRICOLTURA, UN ACCORDO DA 1 MILIARDO DI EURO PER RILANCIARE LE IMPRESE DELLA FILIERA AGROALIMENTARE

Intesa Sanpaolo e Confagricoltura hanno firmato oggi un accordo che prevede la messa a disposizione da parte del gruppo bancario di un plafond complessivo di 1 miliardo di euro destinato alle imprese associate. Un “accordo per l’agroalimentare” che punta a sostenere le piccole e medie imprese del settore garantendo la continuità del credito, la liquidità necessaria per la gestione ordinaria e soluzioni di investimento a favore dello sviluppo produttivo.
Gli obiettivi perseguiti grazie alla creazione di un canale diretto tra azienda e banca attraverso il supporto delle strutture territoriali della Confederazione e di Agriventure, la società di Intesa Sanpaolo dedicata alla consulenza per il settore agroalimentare e alla promozione dei progetti imprenditoriali più innovativi delle filiere.
L’accordo è stato siglato in Confagricoltura dal presidente Federico Vecchioni e da Corrado Passera, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
“Confagricoltura - ha detto il Presidente, Federico Vecchioni - si è sempre adoperata per rendere più agevole l’accesso al credito, migliorando le relazioni fra imprenditori agricoli e istituti bancari. Oggi, con questo accordo, il settore e in particolare la galassia delle aziende associate a Confagricoltura può contare su un plafond di 1 miliardo di euro per finanziare sia i tradizionali investimenti aziendali, sia quelli che saranno al centro delle attività delle imprese più evolute: dall’agroenergia, all’internazionalizzazione, dall’ambiente, alla filiera agroalimentare. Considerato che l’attività agricola deve assumere sempre di più i connotati imprenditoriali, il ruolo del credito non può che essere strategico e prioritario: ottenere finanziamenti significa per un’azienda continuare ad essere sul mercato”.
“In questo contesto - ha concluso Vecchioni - Agriventure rappresenta l’anello di congiunzione fra territorio e banca che si era perso nel tempo, prima con l’abolizione degli istituti di credito specialistici, poi con la nuova impostazione della banca universale. Uno strumento nuovo e dinamico che può dare nuovi servizi creditizi innovativi per l’agricoltura grazie all’accordo con Intesa Sanpaolo, che fornisce una vigorosa risposta alle necessità del settore”.
“Oggi l’Italia vive oggettivamente - commenta Corrado Passera, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo - un momento di difficoltà, ma è in situazioni come queste che i sistemi coesi ce la fanno. Il nostro Paese ha più volte dimostrato come la capacità di fare sistema in fasi complesse sia la strada per recuperare terreno ed uscire dalla crisi. Accordi come quello odierno con Confagricoltura hanno un duplice obiettivo: salvaguardare il ruolo strategico di un settore produttivo vitale e costituire un esempio di interazione fra soggetti diversi ma con un intento comune di salvaguardia dell’imprenditorialità italiana. L’obiettivo di questo accordo è di coniugare le forze per agevolare le imprese della filiera agricola e alimentare sul fronte dei finanziamenti e della patrimonializzazione”.
“ Il nostro impegno - continua Passera - è di seguire ciascuna impresa e studiare tutte le soluzioni utili nell’affrontare e superare la crisi, rafforzando la competitività di un settore strategico per la nostra economia e favorendo così il rilancio della crescita economica del nostro Paese”.
Nell’ultimo biennio l’andamento dell’economia del settore ha segnato una tenuta maggiore rispetto all’industria, pagando però una netta contrazione dei margini a causa dell’abbassamento dei prezzi dei prodotti e del contemporaneo aumento dei prezzi dei mezzi di produzione. Motivo che induce numerose aziende agricole alla cessazione, spesso non compensata da una pari natalità di nuove imprese.
La ristrutturazione del debito appare come uno degli obiettivi principali della domanda di credito, a cui si affianca l’esigenza di modulare in maniera particolarmente flessibile finanziamenti legati al ciclo produttivo ed energetico.
L’accordo pone una particolare attenzione agli interventi finanziari per rafforzare il patrimonio delle imprese agroalimentari, nonché favorirne l’accesso al credito, oltre a studiare le misure per un utilizzo più agevole di tutti gli strumenti di finanziamento disponibili.
Grazie all’accordo inoltre anche le Pmi associate a Confagricoltura possono rinviare la rata di mutui e leasing con “rinvio rata”, una iniziativa di Intesa Sanpaolo che vede tutte le Banche della Divisione Banca dei Territori già operative da tempo, avendo avviato fin da maggio la procedura per consentire la posticipazione di 12 mesi del pagamento della rata di mutui e leasing. Provvedimento che, come noto, è stato poi oggetto dell’avviso comune Abi-Governo-Organizzazioni imprenditoriali per la moratoria dei crediti alle imprese di inizio agosto a cui il Gruppo Intesa Sanpaolo ha aderito: ad oggi Intesa Sanpaolo ha già concesso alle Pmi complessivamente oltre 10.000 rinvii di pagamenti rate.

Info: stampa@intesasanpaolo.com, stampa@confagricoltura.it

Focus -Lo scenario produttivo agricolo
Le imprese agricole sono quasi 900.000 (il 17% delle aziende in Italia) ed occupano circa il 4% del totale degli occupati italiani. In termini di valore aggiunto, muovono circa il 2% dell’economia nazionale con circa 28,5 miliardi di euro. Si tratta di aziende ad alta frammentazione della base produttiva che limita lo sviluppo dell’innovazione e che presentano esigenze diverse rispetto a qualsiasi altra impresa a causa delle caratteristiche del ciclo produttivo e della concorrenza globale. Ciononostante sono aziende che fanno dell’Italia il primo Paese europeo per prodotti agroalimentari di qualità Dop (denominazione di origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta) e Stg (specialità tradizionale garantita).

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