Se andando a fare la spesa si ha l’impressione di spendere di più, comprando però più o meno le stesse cose di sempre, non è un’allucinazione dovuta al caldo: a luglio i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, sullo stesso mese di un anno fa, sono effettivamente aumentati. A dirlo sono gli ultimi dati Istat, che fotografano una situazione segnata da “tensioni sui prezzi dei prodotti di largo consumo”, che si riversa anche su quelli che vanno a comporre il cosiddetto carrello della spesa, ovvero i prodotti “da supermercato” e che hanno raggiunto un aumento dei prezzi del +2,2%. Anche i prezzi dei beni ad alta frequenza d’acquisto crescono su base annua più dell’indice generale, passando dal +2,7% di giugno al +2,8% di oggi. In particolare i prezzi dei vini sono rincarati del +6,7% su base annua (dal +5,7% di giugno) e quelli della pasta del +4,3%. L’aumento dei prezzi sugli scaffali superiore alla media ha toccato anche la frutta fresca, che registra un +8,5%, e i vegetali freschi diversi dalle patate, che toccano il +5%.
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