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ISTAT: NEL SECONDO TRIMESTRE 2010, +6,7% DI OCCUPATI IN AGRICOLTURA. PER CONFAGRICOLTURA “IL SETTORE HA TENUTO LAVORANDO IN PERDITA”. COLDIRETTI: “OPPORTUNITA’ DI OCCUPAZIONE ANCHE CON CRISI”. COPAGRI: “CRESCITA FRENATA DA INCERTEZZE ONERI SOCIALI”

Cresce del 6,7% l’occupazione in agricoltura, a fronte di un calo del 5,7% registrato, invece, nel settore industriale. Lo sottolinea Confagricoltura, su dati Istat, sugli occupati nel secondo trimestre 2010, secondo la quale, “nonostante la crisi economica e le tante difficoltà, l’agricoltura continua a rivelarsi un formidabile aggregatore sociale, un settore che ha tenuto lavorando in perdita, salvaguardando l’occupazione, favorendo l’integrazione degli immigrati e mantenendo un’“impatto zero” sugli ammortizzatori sociali”. Per la Coldiretti, l’agricoltura, dove si registra la più alta percentuale di impiego dei buoni lavoro o voucher, si conferma così “un settore in grado di offrire opportunità di occupazione anche in tempi di crisi”. Anche per Copagri “è la dimostrazione delle potenziali economiche e sociali dell’agricoltura, ma che, senza le incertezze sulla fiscalizzazione degli oneri sociali avrebbe potuto sviluppare una crescita ben più sostanziale”.

Tuttavia, avverte Confagricoltura, “la crescita occupazionale registrata nel secondo trimestre però rischia di subire un’inversione di tendenza se non si interverrà tempestivamente per ripristinare le agevolazioni contributive per le aree svantaggiate e di montagna che non sono più attive dal 1 agosto 2010”. E per Copagri, “occorre lavorare su questi segnali di fiducia, non disperderli: il mancato ripristino delle agevolazioni contributive, infatti, potrebbe presto avere pesanti riscontri, generando un’inversione di rotta e una significativa perdita occupazionale”.

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