ISTITUZIONI, ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI PERDERE 611 MILIONI DI EURO DI FONDI COMUNITARE PER I PSR NEL 2011”. L’ALLARME DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE SAVERIO ROMANO

“Snellimento delle procedure e rimodulazione delle misure, che denunciano uno scarso interesse da parte degli agricoltori, sono i due cardini sui quali far confluire gli sforzi per raggiungere anche quest’anno l’obiettivo di spesa e vincere una sfida dal duplice valore: evitare di perdere una parte dei fondi comunitari e presentarsi al tavolo del negoziato sulla riforma della Pac con un risultato positivo da far valere nella ripartizione dei fondi nel budget comunitario post 2013”. Ecco l’allarme del Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano sui Psr (Piani di Sviluppo Rurale) 2011, perché in un periodo in cui si gratta il barile per racimolare ogni più piccola risorsa disponibile, l’agricoltura italiana rischia di perdere 611 milioni ci contributi comunitari, se non si arrivasse ad impiegare tutte le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea.

“La capacità di spesa in Italia - spiega il Ministro - viaggia infatti intorno al 25%, sul 35% della media comunitaria”. Dopo lo scatto di reni dello scorso anno, quando proprio il maggior impegno di tutti gli organismi coinvolti nella gestione e attuazione dei programmi aveva consentito di evitare, sul filo di lana, il disimpegno di un’importante fetta di fondi comunitari, il 2011, per Romano, si presenta come un anno particolarmente impegnativo, come confermato proprio gli ultimi dati sull’avanzamento della spesa. Ad aprile, infatti, il ruolino di marcia ha accusato una battuta di arresto sul mese precedente: i fondi comunitari ancora in sospeso ammontano a 611 milioni di euro, da spendere entro la fine dell’anno per evitare di restituirli alle casse comunitarie.