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ITALATTE E ORGANIZZAZIONI AGRICOLE SIGLANO ACCORDO SUL PREZZO DEL LATTE PER LA LOMBARDIA (DOVE SI PRODUCE IL 44% DEL LATTE ITALIANO) A 44,5 CENTESIMI AL LITRO ALLA STALLA (SUI 42 IN VIGORE) PER LE CONSEGNE DAL 1 FEBBRAIO AL 30 GIUGNO

Siglato l’accordo sul prezzo del latte che viene fissato alla stalla pari a 44,5 centesimi al litro per le consegne dal 1 febbraio al 30 giugno. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che il prezzo siglato, con un significativo aumento rispetto al prezzo attualmente in vigore di 42 centesimi al litro, rappresenta un traguardo importante che finalmente risponde alle esigenze degli allevatori. L’intesa con Italatte, che fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi e Cademartori, è stata siglata dalle principali organizzazioni agricole per la Lombardia (le Federazioni regionali di Confagricoltura, Coldiretti, Cia) che rappresenta, però, sottolinea la Coldiretti, un punto di riferimento e un traino per le altre regioni italiane, visto che produce il 40% circa di tutto il latte italiano.

“Un risultato importante - per il presidente della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, Giuseppe Politi - prevalso senso di responsabilità”, ma “restano tanti i nodi irrisolti per il settore, a partire dalla direttiva nitrati e dall’annosa questione delle quote. L’auspicio è che ora la nuova Pac possa rivitalizzare la zootecnia da latte, aprendo nuove prospettive di sviluppo”.

“L’ accordo è un buon risultato per il mondo agricolo - sottolinea anche il presidente Confagricoltura, Mario Guidi - le esperienze passate spero siano riuscite, finalmente, ad insegnare come lavorare tutti insieme nell’interesse degli agricoltori sia il sistema vincente”.

“Tutte le parti coinvolte - aggiunge il presidente Cia - hanno lavorato insieme con grande responsabilità, portando a casa un’intesa migliorativa che segna un aumento apprezzabile della quotazione alla stalla. Con quest’intesa c’è finalmente un recupero dei costi di produzione aziendali, che è una delle spine nel fianco degli allevatori e rappresenta una boccata d’ossigeno per le imprese in un contesto di grande crisi economica”.

Particolarmente importante per il presidente Confagricoltura è l’essere riusciti a raggiungere questa intesa prima della scadenza di quella attualmente in vigore. “Grazie al senso di responsabilità dimostrato siamo così riusciti a dare certezze agli allevatori, che potranno, contrariamente al passato, operare in una prospettiva economica certa, fino a giugno”.

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