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ITALIA DEL VINO REGINA IN USA: NEL 2011 EXPORT SU DEL 13% IN QUANTITÀ (2,5 MILIONI DI ETTOLITRI) E DEL 16% IN VALORE (1,25 MILIARDI DI DOLLARI). COSÌ L’ITALIAN WINE & FOOD INSTITUTE. “ANCHE GRAZIE AL CIBO ITALIANO”, DICE GIACOMO TURONE (PALM BAY)

Mancava solo l’ufficialità: l’Italia, nel 2011, si conferma regina delle esportazioni di vino negli States, con un +13% in quantità sul 2010 (2,5 milioni di ettolitri) e un +16% in valore (1,25 miliardi di dollari, più di 1/4 di tutto l’export italiano nel mondo). A dirlo l’Italian Wine & Food Istitute di Lucio Caputo, che certifica come gli americani siano sempre più “assetati” di vino italiano, ma anche che siano disposti a pagarlo un po’ di più che nel recente passato, visto che il valore esportato è cresciuto, in percentuale, più della quantità. L’Italia, inoltre, detiene il 28,4% della quota di mercato di vini stranieri in volume, ma il 34,3% in valore, a grande distanza dall’Australia, Paese n. 2 per i vini importati in Usa (ma in netto calo complessivo), con il 19,6% del mercato in quantità e il 13% in valore. A testimoniare la salute del vino tricolore in America è anche il fatto che la crescita dell’Italia sia nettamente superiore a quella della media dell’import Usa, sù del 6,8% in quantità (8,8 milioni di ettolitri) e del 10,8% in valore (3,6 miliardi di dollari). Al n. 3 tra gli importatori, sale l’Argentina, che supera il Cile e la Francia. Che, però, ha visto il valore crescere del 23% contro un +5,7% in volume. Ma perché il vino italiano va così bene negli Stati Uniti? La varietà di prodotti e il rapporto qualità-prezzo contano tanto, ma il legame del gusto tra Usa-Italia è qualcosa di più. “L’amore degli americani per il vino italiano viene dalla loro passione per la cultura italiana, ormai radicata in Usa da più di 30 anni, perché associata a uno stile di vita rilassato, alla famiglia, allo stile e al design” spiega a WineNews Giacomo Turone, vice presidente di Palm Bay International, tra gli importatori top di vini italiani in America. “I vini italiani godono di una posizione incredibile nella ristorazione, e in un Paese in cui mangiare fuori è una cosa di tutti i giorni, è un vantaggio enorme. La cucina italiana, poi, è la più popolare degli Stati Uniti, e proprio i ristoratori sono i principali promotori del vino. Per decenni hanno mostrato agli americani la varietà dei vini italiani, e ora quei consumatori li cercano anche per berli a casa, ma vogliono bere “Italia” anche scoprendo nuove zone di origine del Belpaese”. That’s the italian way ...

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