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Italia leader in Europa nella produzione di nocciole, ma è allarme rosso per il nuovo raccolto

Effetto clima e attacchi alle colture solo le cause. Agrinsieme: “-55% in Piemonte, -70% in Lazio e Campania e -80% in Sicilia”
AGRINSIEME, MADE IN ITALY, NOCCIOLE, Non Solo Vino
Italia leader in Ue nella produzione di nocciole, ma è allarme rosso per il nuovo raccolto

Allarme nocciole in Italia. Le previsioni per la campagna produttiva sono in ribasso nonostante che, da alcuni anni, si registri un exploit della coltura del nocciolo nel Belpaese. Siamo, infatti, il secondo produttore mondiale dopo la Turchia e il primo europeo (con un aumento di 5.000 ettari, investiti dal 2018 ad oggi), una leadership continentale premiata dai consumatori sempre più attenti alla salute e al benessere. Le previsioni per la campagna corilicola nazionale 2021/2022 registrano, però, un vistoso calo produttivo negli areali vocati: -55% in Piemonte, -70% in Lazio e Campania e addirittura -80% in Sicilia. Lo ha sottolineato il Coordinamento di Agrinsieme(formato da Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane - Settore Agroalimentare, e che rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800.000 persone occupate nelle imprese rappresentate), nell’annuale incontro bilaterale sulle nocciole tra i Paesi dell’Unione Europea e la Turchia. Sul calo produttivo, secondo Agrinsieme, hanno pesato i sempre più evidenti effetti del cambiamento climatico e l’anomalo andamento meteo, caratterizzato da gelate primaverili, prolungata siccità, temperature superiori alla media stagionale e scarsa impollinazione. Ma non solo perché a condizionare la campagna ci sono stati anche altri fattori, come i danni dagli attacchi parassitari di cimice asiatica e cimice del nocciolo e quelli causati dalla fauna selvatica alle colture. Da una parte, quindi, il forte calo produttivo, dall’altra l’incremento dei costi di produzione. Tutto ciò, spiega il Coordinamento di Agrinsieme, sta intaccando in modo preoccupante la redditività delle imprese, anche se ci sono degli aspetti positivi da considerare: la qualità delle nocciole è buona, i prezzi sono in recupero e l’andamento degli investimenti corilicoli resta in costante crescita soprattutto nelle aree di nuova coltivazione, quali Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Basilicata e Calabria. Da quanto emerso nell’incontro bilaterale, per l’Italia le previsioni di produzione di nocciole in guscio per la campagna 2021/2022 sono 45.000/48.000 tonnellate (a fronte delle 136.000 della scorsa annata); in calo anche Francia e Spagna. Turchia, invece, in aumento (il Ministero dell’Agricoltura di Istanbul stima un raccolto di 700.000 tonnellate a fronte delle 665.000 della campagna precedente). In crescita le previsioni di consumo mondiale.

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