“ITALIA LOVES FORMAGGIO”: È L’ITALIA IL “PAESE DEI FORMAGGI”, DOVE LA PASSIONE PER I CACI È SUPERIORE ALLA MEDIA UE. SONO IL CIBO FRESCO PIÙ VENDUTO CON UN GIRO D’AFFARI AD AGOSTO 2012 A +5,1%, A QUOTA 3,5 MILIARDI DI EURO NELLA GDO. COSÌ ASSOLATTE

È l’Italia il “Paese dei formaggi”, non la Francia, dove la passione per i caci è superiore alla media europea: i prodotti caseari sugli scaffali italici valgono, infatti, il 23,9% delle vendite di prodotti freschi contro la media Ue del 20,3%. Il Belpaese è l’unico stato europeo dove sono il numero uno dei freschi. E nell’anno finito ad agosto 2012, i formaggi hanno visto aumentare il loro il giro d’affari del 5,1%, generando oltre 166 milioni di euro di vendite aggiuntive, e arrivando a sfiorare complessivamente i 3,5 miliardi di euro di fatturato nella gdo. Parola di Assolatte, l’Associazione Italiana Lattiero Casearia, sui dati vendita nella gdo e sul rapporto europeo “Chilled & Fresh” di SymphonyIri.

La geografia dei gusti alimentari e delle scelte d’acquisto dei consumatori nei vari Paesi europei? Si scopre, sottolinea Assolatte, che in Francia la spesa per i formaggi è superata da quella per i salumi (con una quota del 22,8% contro il 19,6% dei formaggi), come accade del resto anche in Germania. In Olanda i formaggi sono medaglia di bronzo, perché superati anche dall’ortofrutta fresca, e anche in Spagna guadagnano il terzo posto tra i freschi, dietro a salumi e yogurt & dessert freschi. L’alimento fresco per cui i consumatori inglesi spendono di più, conclude Assolatte, é il latte ma i formaggi restano quelli con la miglior performance: nell’ultimo anno, infatti, gli inglesi per portarli in tavola hanno speso il +5,3% in più.