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L’EVENTO

Italia protagonista a “Matter of Taste”, la festa per i 40 di “The Wine Advocate” a New York

Tanti produttori del Belpaese sotto i riflettori, con Robert Parker che ha stappato una doppia magnum di Barolo Aldo Conterno dalla sua cantina

I numeri del mercato raccontano di qualche difficoltà, ma la passione degli americani per il grande vino italiano è più forte che mai. Messaggio forte e chiaro che arriva dalla tappa di New York di “Matter of Taste”, l’evento itinerante per celebrare i 40 anni dalla fondazione di “The Wine Advocate” da parte di Robert Parker, colui che ha cambiato per sempre la critica enoica e dato vita ad un fenomeno di portata mondiale, con il suo “100 point system”, e che tra i grandi vini del mondo, ha visto anche tanta Italia grande protagonista.
Un successo celebrato dallo stesso Robert Parker, che nella cena “Bring your own bottles”, celebrata al ristorante Del Posto New York, uno dei templi della cucina italiana nel mondo, “ha portato dalla sua cantina e condiviso una doppia magnum di Barolo Bussia 1989 di Poderi Aldo Conterno”, racconta a WineNews Monica Larner, corrispondente dall’Italia per “The Wine Advocate”.

“È stato un successo, un grande evento con tante presenze qualificate, il “tema” erano i vini giudicati sopra i 95/100 - spiega Monica Larner - e la presenza italiana è stata fortissima. Ed è stata bellissima anche la presenza di tanti produttori italiani”, da Alessia Antinori (Antinori) a Priscilla Incisa della Rocchetta (Tenuta San Guido - Sassicaia, entrambe nella foto con Robert Parker e Monica Larner, ndr), da Antonio Capaldo (Feudi di San Gregorio) a Marco Caprai (Caprai), da Santi Planeta (Planeta) a Luca Currado (Vietti), da Paolo de Marchi (Isole e Olena) a Luca Sangiust (Petrolo) a Elisabetta Geppetti (Le Pupille), da Virginie Saverys e Max de Zarobe (Avignonesi) a Francesco Ripaccioli (Canalicchio di Sopra), per citarne alcuni, “che di persona hanno incontrato il pubblico, servito i vini, dimostrando grande passione e attaccamento a The Wine Advocate, agli Stati Uniti ed a New York”.
Tanti i focus andati in scena, dalla masterclass dedicata al Cristal di Louis Roederer all’anteprima dell’annata 2016 di Bordeaux, dalla degustazione dei vino spagnoli che hanno ricevuto i prestigiosi 100/100 alla Charity Gala Dinner (che ha raccolto fondi per il St Jude’s Children’s Hospital ed il The Independence Fund) e, guardando al Belpaese, una retrospettiva sul Pàtrimo di Feudi di San Gregorio, con l’ad Antonio Capaldo.
Ma, nel Grand Walkabout Tasting” di New York, dedicato alle “Icons of the Wine World”, ossia a 250 vini capaci di ricevere più di 95 punti da Robert Parker, il Belpaese enoico è stato assoluto protagonista, con tante cantine ed etichette: da Feudi di San Gregorio (con il Taurasi Riserva Piano di Montevergine 2010 e l’Irpinia Aglianico Serpico 2010) a Elio Grasso (Barolo Riserva Rüncot 2010), da Aldo Conterno (Barolo Riserva Granbussia 2006) a Vietti (Barolo Lazzarito 2009, 2011 e 2014), da Gianfranco Fino (Primitivo di Manduria Es 2013) a Graci (Quota 1000 Barbabecchi 2013), da Planeta (Didacus 2014) ad Avignonesi (Vin Santo di Montepulciano 2001 e Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice 2001), da Biondi Santi (Brunello di Montalcino Riserva 2007) a Ca’ Marcanda (Bolgheri Rosso Ca’ Marcanda 2013), da Canalicchio di Sopra (Brunello di Montalcino Riserva 2010 e Brunello di Montalcino 2013) a Casanova di Neri (Brunello di Montalcino Cerretalto 2012 e Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2013), da Castellare di Castellina (I Sodi di San Niccolò 2013) a Casato Prime Donne (Brunello di Montalcino 2013), da Duemani (Suisassi 2010 e Cabernet Franc Duemani 2015) a Fattoria dei Barbi (Brunello di Montalcino Vina del Fiore 2013), da Fattoria le Pupille (Morellino di Scansano Riserva Poggio Valente 2013 e Saffredi 2015) a Fontodi (Chianti Classico Gran Selezione Vigna del Sorbo 2013 e Flaccianello della Pieve 2013), da Il Marroneto (Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2013) a Il Poggione (Brunello di Montalcino Riserva Vigna Paganelli 2012 e Brunello di Montalcino 2013), da Isole e Olena (Chianti Classico Gran Selezione 2010 e Cepparello 2013) a Le Macchiole (Paleo 2010), da Marchesi Antinori (Solaia 2007 e Tignanello 2013) a Petrolo (Galatrona 2015), da Poggio di Sotto (Brunello di Montalcino Riserva 2011 e Brunello di Montalcino 2013) a Rocca di Frassinello (Baffonero 2010 e Maremma Toscana Rocca di Frassinello 2013), da San Giusto a Rentennano (Percarlo 2012 e Chianti Classico Riserva Le Baròncole 2013) a Tenuta Guado al Tasso (Bolgheri Superiore 2013), da Tenuta San Guido (Sassicaia 2013) a Tenuta di Trinoro (Trinoro 2013 e Trinoro Campo di Camagi 2015), da Tua Rita (Giusto di Notri 2013 e Redigaffi 2015) a Uccelliera (Brunello di Montalcino Riserva 2006 e Brunello di Montalcino 2012), da Arnaldo Caprai (Montefalco Sagrantino Spinning Beauty 2007) a Cesari (Amarone della Valpolicella Classico Riserva Bosan 2006).
Un viaggio nel calice attraverso l’eccellenza enoica d’Italia, che ha conquistato gli Usa, ancora il primo mercato per il vino del Belpaese.

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