Il confronto e la competizione sono da sempre alla base del rapporto tra Italia e Francia, con parallelismi che riguardano qualsiasi campo, da quello sportivo a quello economico, da quello artistico a quello politico, passando per il più sentito, l’enogastronomia. Che si gioca su mille parallelismi, dal vino, ovviamente, alla ristorazione. E se il gap, restando nel mondo enoico e limitandoci ai dati, si è assottigliato enormemente negli ultimi anni, a tavola il paragone è decisamente più difficile. Anche perché, la cartina tornasole capace di raccontare lo stato dell’arte della ristorazione di ogni singolo Paese, è una guida francese, la Michelin, la cui autorevolezza e serietà, è bene ricordarlo, travalica abbondantemente i confini dell’Esagono.
Dopo quasi tre mesi dalla presentazione dell’edizione italiana (di cui abbiamo scritto diffusamente, https://goo.gl/iGaQAO) ieri è arrivato il momento più atteso, quello della versione francese della “Rossa” 2017, che ribadisce il primato incontrastato della Francia, che il Belpaese non può che guardare da lontano. I tre stelle diventano 27 (lItalia è invece ferma a 8), grazie alla new entry del Restaurante Le 1947 di chef Yannick Alléno, ma cresce anche il numero dei due stelle, a quota 86 con ben 12 nuovi ingressi (contro i 41 del Belpaese), ed i 503 stellati, categoria che conta 57 nuovi ristoranti (nello Stivale, invece, sono 294).
Insomma, un panorama letteralmente trapuntato di stelle, raccontato dalle 2.000 pagine della guida, con ben 500 novità recensite, che fotografano il trionfo di Yannick Alléno, già sul tetto della Michelin con l’omonimo Alléno Paris - Pavillon Ledoyen, ma anche la centralità di Parigi nel panorama gastronomico francese. La Capitale, infatti, aggiunge ben 12 nuovi stellati ad una lista già lunghissima, che adesso annovera ben 107 ristoranti stellati (10 tre stelle, 17 due stelle e 80 una stelle), di cui una, appena arrivata, ad un giovane chef italiano, Simone Zanoni, ai fornelli del Le George, il ristorante del Four Seasons Hotel George V, mentre la vera nota dolente è la quasi totale assenza di chef donna tra le new entry, con l’unica eccezione di Fanny Rey, anche se in coppia con Jonathan Wahid, insieme nell’omonimo ristorante di Saint-Remy.
Focus - I tre stelle Michelin di Francia
Maison Lameloise
Paul Bocuse
Les Prés d’Eugénie - Michel Guérard
Auberge du Vieux Puits
Auberge de l’Ill
Bras
Le Petit Nice
Flocons de Sel
Le Louis XV - Alain Ducasse
Alain Ducasse au Plaza Athénée
Alléno Paris - Pavillon Ledoyen
Arpège
Astrance
Épicure
Guy Savoy
L’Ambroisie
Le Cinq
Le Pré Catelan
Pierre Gagnaire
Troisgros
La Bouitte
La Vague d’Or
Régis et Jacques Marcon
L’Assiette Champenoise
Georges Blanc
Pic
Le 1947
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