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VINO E BILANCI

Italian Wine Brands, nel 2019 vendite a 157,5 milioni di euro (+5,1%), cresce la marginalità

Il cda approva il bilancio del primo gruppo del vino quotato sul listino Aim di Borsa Italiana: dividendo massimo di 0,50 euro ad azione
AIM, BILANCIO, BORSA, ITALIAN WINE BRANDS, Italia
Il bilancio 2019 di Italian Wine Brands

Quotata da gennaio 2015 sul listino Aim di Borsa Italiana, quello riservato alla Pmi, Italian Wine Brand, gruppo nato dall’aggregazione di Giordano Vini e Provinco, il primo in assoluto a percorrere la strada della quotazione, ha esaminato e approvato, in consiglio di amministrazione, il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019, che sarà sottoposto all’approvazione della prossima assemblea degli azionisti. Nel 2019 i ricavi delle vendite hanno raggiunto 157,5 milioni di euro, dato in sensibile crescita (+5,1%) rispetto ai 149,9 milioni di euro raggiunti nel 2018, a fronte di un mercato di riferimento sostanzialmente stabile.
La dinamica dei ricavi è stata caratterizzata da un ulteriore rafforzamento del Gruppo con vendite di vini a marchi proprietari sui mercati internazionali, dove sono stati realizzati 123,5 milioni di euro (+7,1% sul 2018) e da un trascurabile ridimensionamento delle vendite sul mercato domestico, dove sono stati realizzati 33,3 milioni di euro (-1,4% sul 2018). La marginalità operativa del Gruppo è aumentata significativamente rispetto agli anni passati. L’Ebitda Restated del 2019 ha raggiunto 18,1 milioni di euro (11,5% sui ricavi delle vendite) e si confronta con un Ebitda Restated 2018 di 14,6 milioni di euro (10,7% sui ricavi delle vendite), per un risultato netto Restated di 9,2 milioni di euro ed un risultato netto di 7,9 milioni di euro, contro i 6,3 milioni di euro del 2018.

A livello di marginalità, l’Ebitda del 2019 è pari a 17 milioni di euro (10,8% sui ricavi delle vendite), risultato legato alla generalizzata e preannunciata distensione sui prezzi di acquisto di uve, mosti e vini sfusi nel primo semestre di quest’anno, a seguito dell’abbondante vendemmia del 2018, al crescente appeal dei prodotti a marchio proprio che esprimono marginalità sensibilmente superiore rispetto ai prodotti entry level ed all’ulteriore contenimento dei costi commerciali variabili e dei costi fissi di struttura delle società operative del Gruppo.
Per la posizione finanziaria netta, infine, il gruppo presenta una situazione di liquidità attiva pari a 600.000 euro, al netto di 11,4 milioni di euro di passività per i diritti d’uso derivanti dall’applicazione dello Ifrs 16, un risultato migliorativo di 3,9 milioni di euro rispetto al 2018, ottenuto anche a fronte di esborsi di cassa non operativi avvenuti nel corso dell’esercizio in esame, come la distribuzione del dividendo di 0,40 euro per azione (2,8 milioni di euro di esborso complessivo, yield pari al 3,4% circa) e gli acquisti di azioni proprie per complessivi 1,2 milioni di euro. Per il 2019, invece, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario pari ad un massimo di 0,50 euro da azione.

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