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ITALIANI AL BAR, INFEDELI E NON SANNO COSA BEVONO. DUE TERZI DEGLI ITALIANI NON HA UN BAR ABITUALE. LA METÀ DEGLI ABITUDINARI NON SI RICORDA LA MARCA DEL CAFFÈ CHE BEVE. UNA RICERCA DI SCENA NEL FORUM SCIENTIFICO SUL CAFFÈ, A BRESCIA, IL 19 FEBBRAIO

Due terzi degli italiani non ha un bar abituale, ma prende il caffè dove capita. Cade quindi il mito del bar come seconda casa. E chi ha un bar nel quale torna sempre a sorseggiare la tazzina di espresso, spesso comunque non ha la minima idea di cosa sta bevendo. Ben la metà degli abitudinari, cioè degli italiani che hanno un bar abituale, non si ricorda la marca del caffè. Emerge dalla ricerca condotta da ApertaMente per l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè.

“Per molti di coloro che bevono caffè al bar, l’espresso è quasi un ripiego. Molti italiani preferiscono - ha commentato Glauco Savorgnani, professore di Marketing all’Università Cattolica di Milano e uno dei curatori della ricerca - la moka e vanno al bar per i motivi più svariati. Prendere l’espresso è comunque più legato ad esigenze relazionali e al rituale del break che al piacere della tazzina in sé”.

La ricerca di mercato sull’universo bar, analizzato dal punto di vista del cliente e da quello del barista, sarà presentata nel IV Forum Scientifico sul Caffè, in programma a Brescia, il 19 febbraio. Il Forum sarà dedicato al tema “La sfida 2009: dalla qualità alla qualità ottimale per il mercato”. Nel convegno saranno presentate ricerche di marketing, di chimica e di analisi sensoriale, tutte con l’obiettivo di fare il punto della situazione sulla qualità del caffè al bar in Italia e sulle azioni per migliorarla.

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