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ITINERARI ENOGASTRONOMICI, DEGUSTAZIONI, “TALK OFF” E TANTI PERSONAGGI DA FRANCA VALERI A GIORGIO FALETTI, DA MARCO TRAVAGLIO A CORRADO AUGIAS E DANIELE LUCCHETTI, WINE, FOOD E CULTURA S’INCONTRANO A “OFF-ORVIETO FOOD FESTIVAL” (6/9 DICEMBRE)

Itinerari gastronomici, degustazioni, laboratori, presentazioni, “Talk Off”, spettacoli, workshop e dibattiti con illustri relatori del mondo del giornalismo, della letteratura, dello spettacolo, dell’imprenditoria, dell’attualità - da Franca Valeri a Sergio Rizzo, da Andrea De Carlo a Giorgio Faletti, da Marco Travaglio a Corrado Augias, da Isabella Ferrari a Sergio Caputo, da Daniele Lucchetti a Paolo Mauri, da Giuseppe Laterza a molti altri - rivolti a tutti coloro che abbiano la voglia e la curiosità di interrogarsi, approfondire e condividere, nel segno anche della solidarietà e delle “Ri-Partenze”, un’occasione per decodificare l’oggi ed orientarsi verso il domani. Si alza il sipario su “Off-Orvieto Food Festival”, la kermesse, ideata da Icon Plus, all’edizione n. 3, di scena a Orvieto dal 6 al 9 dicembre (la presentazione il 24 novembre), che vuole testimoniare quanto la qualità dell’offerta enogastronomica e culturale possono costituire un volano di rilancio turistico ed economico - “anche con “scommesse” come questo evento”, sottolineano i promotori - anche a fronte di un momento difficile per la cittadina umbra che ha subito le conseguenze della disastrosa alluvione del 12 novembre (info: www.orvietofoodfestival.com).
“Nutrimento per il corpo e cibo per la mente” sono il leit motiv di “Off-Orvieto Food Festival”, che si apre con il concerto di Sergio Caputo (6 dicembre), parte del cui incasso, così come quello dell’evento conclusivo, “Franca Valeri si racconta a Pino Strabioli” (9 dicembre), saranno devoluti per l’emergenza alluvione orvieto (per tutti gli appuntamenti al Palazzo del Capitano del Popolo, saranno allestiti dei punti di raccolta fondi). E tanti sono i nomi dei protagonisti dei “Talk Off”, incontri e confronti con gli autori, legati, in diversa maniera, al tema delle “Ri-Partenze”, a partire dal 7 dicembre: Clara Sereni presenta “Una storia chiusa”, un romanzo che racconta da dove veniamo e traccia un ritratto non rassegnato del presente: un’Italia fragile, invecchiata, chiusa in se stessa, che non rinuncia però a sperare in un impegno collettivo verso il futuro. Sergio Rizzo presenta invece “Razza Stracciona. Uomini e storie di un’Italia che ha perso la rotta” , l’ultimo “romanzo horror in forma di inchiesta” dell’autore (insieme a Gian Antonio Stella) de “La Casta”. Andrea De Carlo, invece, presenta il suo romanzo più ambizioso, ironico, cattivo, avventuroso, polemico, “Villa Metaphora”, raccogliendo la sfida di raccontare il mondo di oggi, con le sue virtù e i suoi difetti peggiori, i suoi vizi, le sue paure e le sue insostenibili contraddizioni.
L’8 dicembre è la volta Sara Scalia che presenta con Corrado Augias, Paolo Mauri e Ritanna Armeni, l’autobiografia che la madre Miriam Mafai stava scrivendo quando morì. Una storia piena di “Ri-Partenze”, la storia di una donna non comune, ostinata e coraggiosa, il lascito più prezioso ed emozionante di un’autrice amatissima. Al Teatro Mancinelli c’è invece “Anestesia totale”, l’irriverente spettacolo di e con Marco Travagli con la partecipazione di Isabella Ferrari che, partendo dagli scritti di Indro Montanelli, per analizzare scenari futuri della cronaca e del giornalismo in Italia.
In collaborazione con il Forum del Libro, iil 9 dicembre, in occasione della discussione di una proposta di legge per la promozione del libro e della lettura, di scena una tavola rotonda in cui si vuol ribadire come l’investimento nei settori della cultura sia essenziale per lo sviluppo sociale e economico di una società avanzata: “Si può mangiare ……con la cultura? Con Patrizia Asproni, Ilaria Borletti Buitoni, Andrea Carandini, Piero Dorfles, Paola Gonnellini, Giuseppe Laterza, Rossana Rummo e coordinata da Francesco Erbani. Rosa Matteucci presenta invece “Le donne perdonano tutto tranne il silenzio” con Daniele Lucchetti e racconta il coraggio delle donne di attraversare indenni il fuoco dei sentimenti e degli abbandoni per risalire alla vita e alla speranza. Giorgio Faletti presenta “Da Quando a Ora”, due Cd ed un’autobiografia in cui ripercorre successi, sfide, esordi e avventure, raccontandosi con divertimento, tenerezza e coraggio. E, infine, Franca Valeri si racconta a Pino Strabioli con inserti cinematografici e televisivi e, al pianoforte, il maestro Leo Sanfelice. Tanti anche gli appuntamenti musicali ed artistici: dopo il concerto di apertura, Black Eyed Dog, Supermarket e le installazioni video di Tiziana Barcaroli.
Dalla cultura al wine & food, spazio a “Alto e basso”, Itinerari enogastronomici guidati in luoghi simbolo della città per proporre un percorso su storia, vino e prodotti in alcune delle cavità di Orvieto, quattro tappe per quattro momenti dove la storia del luogo si intreccia alla storia del vino (8 e 9 dicembre). Poi “Orvieto nel piatto”, libera interpretazione del menù orvietano proposta a prezzo speciale da alcuni ristoranti che hanno aderito all’iniziativa (8 e 9 dicembre), e “La lumachella della nonna”, storia e sapori di un simbolo della tradizione culinaria orvietana attraverso le ricette “delle nonne”, mini corso e degustazione (8 e 9 dicembre). E se le cantine di “Off” sono Barberani, Bigi, Cardeto, Castello di Montegiove, Custodi, Madonna del Latte e Tenuta Vitalonga, “Vini di vignaioli” è invece la Fiera del vino biologico e naturale, nata 12 anni fa a Fornovo ed ospitata eccezionalmente all’interno della programmazione del Festival per conoscere e degustare i vini italiani, francesi e di altri Paesi, frutto di un’agricoltura biologica-biodinamica (dal 9 al 12 dicembre).

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