Ormai pare inesorabile: la tassa sul “junk food” è concretamente nei piani del Governo. Lo ha ribadito al Tg1 il Ministro della Salute Renato Balduzzi. E il “discrimine” per stabilire cosa sia cibo spazzatura e cosa no, pare, dovrebbe essere la concentrazione di grassi saturi in un alimento. Secondo Balduzzi “è un segnale per tutti gli italiani perché si guadagna salute con i cibi buoni e si migliora il servizio sanitario nazionale con il ricavato dalla tassa ...”. Certo, il percorso non sarà così lineare. C’è chi vede di buon occhio la tassa, a patto che le risorse recuperate servano a sostenere il comparto agroalimentare che produce cibi “sani e genuini” come vorrebbe Coldiretti. Ma anche produttori di ogni dimensione, da artigiani a grandi multinazionali, che daranno battaglia per non vedere tassato il loro business ...
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