L’acqua, al pari di orzo, luppoli e lieviti, è un ingrediente fondamentale della birra, ma nessuno, prima d’ora, aveva pensato all’acqua di mare, capace di darle, quantomeno, un sapore inconsueto. L’idea, raccontata dal sito “In a Bottle” (www.inabottle.it) è venuta a un mastro birraio della Galizia, Oscar Cascellana, e la sua particolarità è che il prezzo di vendita delle bottiglie lo decide la marea, momento per momento. La birra all’acqua (filtrata) di mare si chiama “Mustache (Negra Marinera)” e, come racconta il suo creatore, “è un omaggio ai marinai. Secoli fa, nei borghi di pescatori si accompagnava la birra con le ostriche. Il miscuglio si combina bene, per il dolce e la salinità”.
Un esperimento che sta trovando estimatori sia in Spagna che all’estero: la produzione, al momento, è limitata a 3.000 litri all’anno (9.000 bottiglie da 33 cl), ma le bottiglie vengono esportate anche in America, Repubblica Dominicana, Svezia e Olanda. Il prezzo, come detto, viene stabilito con le maree: grazie all’Instituto Hidrográfico de la Marina spagnolo, che monitora i movimenti del mare in tempo reale, il costo di ogni bottiglia si abbassa quando la marea è alta “perché aumenta l’acqua a disposizione”, con il prezzo che oscilla da un minimo di 2,90 euro a 3,50 euro nella stessa giornata.
Info:www.mustachecerveza.com
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